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Il numero 6 raccoglie i comunicati stampa del maggio del 2014. Nel primo abbiamo raccontato lo stato di degrado in cui versa il parco “De Curtis”, sullo sfondo di una variante al P.R.G (Piano Regolatore Generale) che assume sempre più i toni del giallo, visto che tutti ne parlano ma nessuno vuole e/o può mostrare le carte; di un piano urbano del traffico (PUT) ancora da valutare, e di cui non è dato sapere a che punto sia; di spiagge che si affollano per la presenza dei primi bagnanti, iniziano a comparire i primi camper. Al palazzo comunale abbiamo chiesto di conoscere quali sia il futuro di questo grande polmone verde. Nel secondo abbiamo voluto rispondere alle dichiarazioni del sindaco bartolomeo circa un consolidamento della sua maggioranza, in seguito ai risultati delle elezioni europee, circa un coinvolgimento della lista “L'altra Europa con Tsipras” nella sua maggioranza, cosa che ovviamente è falsa. Se da un lato, il sindaco può contare sull’appoggio di alcuni componenti che già fanno parte della sua coorte, proni ai suoi progetti megalomani, dall’altro, può star certo che i COMUNISTI di Formia saranno fermi nella critica serrata e nella denuncia di tutte le speculazioni, i clientelismi e le false promesse dell’attuale amministrazione. Nel terzo abbiamo chiesto all'amministrazione comunale di sapere se anche nella nostra città vale l'interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Latina a danno della ICEM di Minturno, che nella nostra città si è aggiudicata due appalti. Il primo riguarda la “sistemazione della banchina del porto ed interventi di adeguamento e messa in sicurezza della zona portuale, anche con la creazione di un punto di pronto soccorso” per un importo di 329mila euro (+ IVA). Il secondoIl secondo riguarda “il completamento e ammodernamento della darsena del Porto Caposele che le viene aggiudicato con DTR n.249 del 03 Novembre 2011, a seguito di procedura di scelta del contraente espletata mediante procedura negoziata. L’importo dell’opera è pari a 425mila euro. Nel quarto abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori dell'ASA, società che si occupa della raccolta rifiuti nella città di Minturno. A causa di un contenzioso di natura economica tra il comune e la ditta che svolge il servizio, ai lavoratori non siano state corrisposte alcune mensilità, tanto che dal 1° Maggio gli stessi hanno deciso di incrociare le braccia e di entrare in sciopero, fino a quando le mensilità dovute non saranno saldate.

circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia

Cosa ne sarà del parco De Curtis?

29 Maggio 2014

La fatidica data del 30 Maggio è arrivata. Quanti hanno a cuore le sorti del parco “De Curtis” non possono dimenticare la data di quella delibera con cui, l’anno scorso, circa un terzo del parco venne destinato a parcheggio di auto e di camper. Tuttavia sullo sfondo di una variante al P.R.G (Piano Regolatore Generale) che assume sempre più i toni del giallo, visto che tutti ne parlano ma nessuno vuole e/o può mostrare le carte; di un piano urbano del traffico (PUT) ancora da valutare, e di cui non è dato sapere a che punto sia; di spiagge che si affollano per la presenza dei primi bagnanti, iniziano a comparire i primi camper. Con essi i primi problemi di traffico. Figuriamoci a giugno quando inizierà la stagione balneare.

Visto che l’amministrazione non sembra avere alcuna intenzione di informare la cittadinanza sui modi in cui intende gestire la sosta dei camper nel periodo estivo, siamo noi che chiediamo quali provvedimenti intenda adottare per risolvere il problema della sosta sui litorali che nel periodo estivo arriva a livelli critici.

Un estate è passata senza che si sia provveduto a sperimentare alcuna forma di sosta e spostamento coordinato, come ad esempio il reperimento di aree a parcheggio ed il contestuale collegamento al lungomare con servizi bus-navetta. Un’altra estate arriva e tutto tace. Non vorremmo che sulla scia dell’ennesima ultra-preannunciata emergenza, a qualcuno venisse in mente di rioccupare il parco, mancando nuovamente all’obbligo di attrezzare l’area verde per renderlo fruibile agli abitanti, così da continuare a fare del popoloso quartiere l’ennesima periferia abbandonata.

La preoccupazione è più che mai lecita visto l’attuale stato d’abbandono in cui versa il parco, in particolare le strutture destinate ai servizi igienici, danneggiate da ignoti e mai ripristinate. Nonostante, che in città – non solo a Gianola – si senta fortemente l’esigenza di dotare gli spazi pubblici di bagni al fine di evitare il triste fenomeno della “concimazione dei marciapiedi”. Il solo bagno pubblico che si trova a Largo Paone non è sufficiente, anche perché spesso non è funzionante ( pare manchino i soldi).

In attesa che l’amministrazione si svegli dal sonno in cui è piombata sulla riqualificazione del parco, provvederemo ad informare l’autorità giudiziaria del pericolo rappresentato dalle strutture danneggiate del parco, che mal recintate sono facilmente accessibili ai bambini che vanno li per giocare.

Allo stesso tempo, a quanti ci vorranno rassicurare sui propri buoni uffici e sui progetti in pompa magna che stanno per arrivare sull’unica area verde di Gianola, vorremmo ricordare che ogni giorno che passa, senza che il parco sia riqualificato, è una vergogna per la città intera.

Circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia

Il sindaco bartolomeo si tranquillizzi, la nostra sarà un opposizione ancora più feroce

27 Maggio 2014

Le dichiarazioni del sindaco bartolomeo circa un consolidamento della sua maggioranza, in seguito ai risultati delle elezioni europee, sono fuori luogo e dimostrano, qualora ce ne fosse bisogno, la sua malafede.

Il tentativo di far passare l’idea che la lista “L’Altra Europa con Tsipras” lo sostenga, ne è la conferma. La nostra è una lista politica antiliberista che nulla ha a che spartire con le politiche del PD e di bartolomeo. In essa convivono diverse anime, ma che hanno ben chiaro il proprio compito e programma politico. Quindi, se da un lato, il sindaco può contare sull’appoggio di alcuni componenti che già fanno parte della sua coorte, proni ai suoi progetti megalomani, dall’altro, può star certo che i COMUNISTI di Formia saranno fermi nella critica serrata e nella denuncia di tutte le speculazioni, i clientelismi e le false promesse dell’attuale amministrazione. Attenta più a consolidare il potere della propria corte, che a soddisfare i bisogni di una città sempre più allo stremo, vittima dei tagli ai servizi e di un inasprimento fiscale sempre più soffocante. Una politica targata PD, che nella nostra città ha nel sindaco bartolomeo il suo massimo rappresentante ed interprete.

Noi comunisti, siamo e restiamo opposizione, ci impegneremo nel dialogo con i giovani, i precari, i proletari di questa città, capace di lottare per un futuro in cui si sappia dire “no” ai soliti giochi di potere; che sia in grado di mettere al centro della sua politica le fasce più esposte alla crisi, i settori della società che ne sono stati più pesantemente colpiti. Se necessario anche rompendo il patto di stabilità interno, osare quello che questo governo non vuole e non riesce a fare. Disobbedire alle imposizioni di una politica suicida della “troika”, di cui il PD è servo. L’unica grande opera oggi indispensabile è liberarci dalla povertà.

Oggi è più che mai necessario, e lo sarà ancor più nel prossimo futuro, intervenire nel settore dei servizi sociali, nel sostegno delle famiglie che non sono più in grado di pagare il mutuo o l’affitto della casa, così come le bollette, mentre oggi assistiamo ad un progressivo ridursi dello spazio dell’intervento pubblico a sostegno dei settori più deboli della società. Nel creare occasioni di lavoro “vero”, senza essere costretti a piegarsi alle “segnalazioni”, con l’avvio di opere necessarie alla città che diano opportunità di lavoro ai disoccupati in misura molto più ampia di quanto non sia stato fatto sinora, senza però che questo vada a beneficio dei soliti noti. Rompendo la prospettiva di nuove speculazioni in aree di grande valore architettonico, culturale e ambientale, che trasformano la nostra terra nella Svizzera della camorra. In quest’ottica va intesa l’affermazione del candidato comunista Fabio Amato, espressione e riconoscimento dell’idea, della lista “L’Altra Europa con Tsipras”, di riportare il lavoro ed i lavoratori al centro della lotta di classe che la borghesia sta conducendo contro di noi (come affermava proprio il nostro candidato nel suo intervento a Formia).

Non abbiamo, e non avremo mai, nulla da condividere con chi è destinato sempre più ad essere un partito liberale, invece che socialista, e con chi lo appoggia. Mentre siamo sempre più determinati nella costruzione di una sinistra autonoma, comunista ed anticapitalista, che torni ad essere rappresentativa degli interessi dei lavoratori e degli sfruttati, oggi ultimi di questa società impazzita, capace di arricchire e impoverire sempre gli stessi, che ogni giorno di più conferma, senza tema di smentita, quanto affermato da Karl Marx.

Finita la tornata elettorale, esprimendo soddisfazione per il buon risultato della sinistra radicale, lasciamo le chiacchiere al sindaco e alla sua coorte, tornando alla nostra politica che da sempre non prevede sconti per quanti intendono illudere la città ed i suoi abitanti.

Circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia

L’interdittiva antimafia per la ICEM a Formia non vale? Qualcuno ci risponda

21 Maggio 2014

Lo scorso Novembre la ICEM, con sede a Minturno, ha ricevuto una interdittiva antimafia dalla prefettura di Latina, in quanto è sospettata di aver avuto rapporti con ditte legate alle cosche di ‘ndrangheta del crotonese.

La stessa ha effettuato interventi in diversi porti italiani, con appalti dall’importante valore economico. Peccato che sia incorsa in una lunga serie di problemi giudiziari.

I primi sono arrivati dalla Procura di Pescara che, nel marzo dello scorso anno, prese ad indagare su Carlo Amato, il socio unico originario di San Cipriano d’Aversa.

L’accusa formulata dalla procura pescarese è stata di turbativa d’asta e ha interessato i lavori di dragaggio del porto.

Più gravi, invece, le ipotesi formulate dai carabinieri di Crotone, che hanno indagato sui lavori che la ICEM ha realizzato nel porto di Le Castella, poco distante da Isola Capo Rizzuto.

La società di Minturno era risultata aggiudicataria di un appalto dal valore di ben 960mila euro.

Le ricostruzioni giornalistiche raccontano che sul cantiere i militari del Nucleo operativo di Crotone avevano osservato e documentato la presenza di società e lavoratori legati alle cosche della zona, che non avrebbe mai potuto avere la certificazione antimafia per aggiudicarsi i contratti d’appalto. Il rapporto venne inviato alla prefettura di Latina, che ha poi predisposto l’interdittiva antimafia nei confronti della società minturnese.

La ICEM si è aggiudicata anche l’appalto per i lavori dell’antico porto di Anzio, ma la regione Lazio, a seguito della comunicazione da parte della Prefettura di Roma della interdittiva antimafia, ha provveduto immediatamente, almeno è quanto riportato da un comunicato stampa proveniente dagli uffici preposti, alla predisposizione degli atti necessari alla rescissione del contratto e alla liquidazione dei costi per le opere già eseguite, così come previsto dalla legge in materia”.

La ICEM è la stessa che si è aggiudicata nella nostra città ben due appalti.

Il primo riguarda la “sistemazione della banchina del porto ed interventi di adeguamento e messa in sicurezza della zona portuale, anche con la creazione di un punto di pronto soccorso” per un importo di 329mila euro (+ IVA) [determinazione dirigenziale n.37 del 22 Dicembre 2009]. Con deliberazione di giunta n.321 del 26 agosto 2011, il dirigente del settore economico viene autorizzato, dalla giunta Michele Forte, a un’anticipazione di cassa di 170mila euro.

Il secondo riguarda “il completamento e ammodernamento della darsena del Porto Caposele che le viene aggiudicato con DTR n.249 del 03 Novembre 2011, a seguito di procedura di scelta del contraente espletata mediante procedura negoziata. L’importo dell’opera è pari a 425mila euro.

Ci domandiamo quali siano stati i provvedimenti presi dagli uffici comunali nei confronti della ICEM.

L’interdittiva antimafia per la ICEM a Formia non vale? Sarebbe utile una risposta, ma d’altronde i palazzo è allergico alle risposte, soprattutto quando a farle siamo noi.

Nemmeno ad altri è andata meglio. Come non sottolineare, a proposito sempre di lotta alla mafia, dell’assenza di riposte plausibili, da parte dell’amministrazione, alla proposta dell’associazione Caponnetto circa l’istituzione dell’Osservatorio comunale della legalità e della lotta alle mafie nella nostra città.

Da parte nostra, in esso, abbiamo riconosciuto l’unico strumento di analisi e di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro territorio.

Evidentemente altri non la pensano così e continueranno con la politica dello struzzo.

Gennaro Varriale

segretario del circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia

La nostra solidarietà ai lavoratori dell’ASA

5 Maggio 2014

Da sempre i lavoratori, che si occupano della raccolta dei rifiuti, sono considerati alla stregua di lavoratori di serie B. Eppure svolgono un lavoro prezioso, garantendo, con il loro impegno, che le strade siano sgombre dai rifiuti. E quando questo non accade non dipende dalla loro volontà, ma dall’incapacità di chi li organizza.

Nel caso della vicina città di Minturno, siamo al paradosso che a causa di un contenzioso di natura economica tra il comune e la ditta che svolge il servizio, ai lavoratori non siano state corrisposte alcune mensilità, tanto che dal 1° Maggio gli stessi hanno deciso di incrociare le braccia e di entrare in sciopero, fino a quando le mensilità dovute non saranno saldate.

Aggiungiamo a ciò che nel mentre è giunto a scadenza l’appalto, senza che nulla sia stato fatto per garantire una continuità duratura, tranne che una proroga dopo l’altra proroga. Questo nonostante la normativa vigente preveda un’unica proroga.

Ovviamente noi comunisti siamo dalla parte dei lavoratori, essendo intollerabile l’assenza di certezze circa i tempi di pagamento degli stipendi non riscossi, così come l’assenza di certezze sul versante occupazionale.

Eppure come tutti l’efficienza del servizio di raccolta dei rifiuti dovrebbe essere una delle priorità di una giunta comunale all’altezza del compito affidatole dagli elettori.

Non siamo nati ieri per sapere che i diritti dei lavoratori sono ostaggio, da sempre, di consiglio comunali che più che tutelare i loro interessi, preferiscono optare, per più facili, affidamenti a privati, spesso con la scusa che la normativa vigente non offre altre alternative.

Ed invece non è così, in quanto nulla vieta una gestione pubblica del servizio di raccolta dei rifiuti. Infatti nella città di Formia abbiamo chiesto che venga gestito da un’azienda speciale, perché non solo è l’unica forma di gestione che garantisce un servizio efficiente, ma anche perché ai lavoratori sarebbe risparmiato, di sicuro, l’assenza di certezze sia sul fronte salariale e sia su quello occupazionale.

Visto che non ci pare che nella città di Minturno, vi siano state forze politiche che hanno proposto l’istituzione di un’azienda speciale, chiediamo che tale compito venga assunto dalla R.S.U. e dalle forze sindacali che sono all’interno dell’azienda.

Nessuno sforzo deve essere risparmiato per difendere la dignità dei lavoratori che si occupano della raccolta dei rifiuti, anche a costo di bloccare il servizio per giorni.

Ovviamente ai 37 lavoratori va tutta la nostra solidarietà, ricordando loro che “solo chi smette di lottare ha già perso”.

Circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia

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