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Il numero 16 raccoglie i comunicati stampa del Marzo del 2015. Nel primo articolo abbiamo lanciato un messaggio d'allarme sulle tantissime vertenze lavorative che caratterizzano la nostra città e che penalizzano i tantissimi lavoratori che ne sono vittime. Questo nell'assenza della politica. Nel secondo articolo abbiamo denunciato la confusa gestione del disagio sociale dell’amministrazione Bartolomeo, che vede penalizzati i tanti che vivono sulla loro pelle la crisi economica calata sulla nostra società.

circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia

Ci si accapiglia per un parcheggio mentre i problemi della città sono ben altri

31 Marzo 2015

Negli ultimi tempi si continua a discutere sullo stato in cui versa il parcheggio multipiano di piazza Aldo Moro e sul perché sia stato chiuso.

Non ci sfugge la gravità del fatto che un’opera inaugurata nel dicembre del 2009, dall’allora sindaco Michele Forte, dopo appena cinque anni è stata chiusa e probabilmente lo sarà ancora per molto, ma riteniamo che in particolare le forze politiche di questa città abbiano altre priorità di cui discutere.

Tra di esse crediamo che sia necessario, da subito, occuparsi delle varie vertenze lavorative che sono esplose negli ultimi anni e che vedono spesso i lavoratori vittime sacrificali di imprenditori senza scrupoli che usano le presunte crisi aziendali per metterli alla porta.

Pensiamo ai lavoratori di Sorriso sul Mare, che nel novembre 2012, sono stati licenziati dai proprietari della clinica con la motivazione che la regione Lazio, col decreto dell’allora commissario Polverini, attualmente senatrice PDL, aveva imposto la riconversione di tutte le case di cura in strutture sanitarie terapeutiche riabilitative, di vario livello assistenziale e che quindi una parte del personale non era più necessario.

Nonostante l’impegno pubblico, assunto il 31 marzo 2015, dal presidente della regione Nicola Zingaretti, nel trovare una soluzione, nulla di concreto è stato fatto per dare una risposta alla loro vertenza.

Situazione drammatica è anche quella dei 53 ex dipendenti del cravattificio “Gino Pompei”. Da quando è scaduto il tirocinio formativo che li ha visti lavorare, per due anni, presso le scuole della nostra città, sono senza stipendio e crediamo che non vedranno un becco di un quattrino molto presto./p>

Nemmeno negli appalti comunali in concessione a privati possiamo stare tranquilli, viste alcune situazioni esplosive.

E’ il caso dei lavoratori della SIS che si occupano della sosta a pagamento a Formia, e che sono in cassintegrazione (quindi perdita di ore di lavoro con conseguente decurtazione dello stipendio) e del cui futuro lavorativo non si hanno certezze, visto che pare che la società voglia rescindere il contratto, lamentando incassi molto al di sotto degli importi previsti dall’appalto.

Più volte, ad esempio, i lavoratori della la ditta Cofely, che si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria di una serie di servizi comunali, hanno lamentato il ritardo nel pagamento degli stipendi. E questo nonostante il valore dell’appalto sia di oltre 14milioni di euro.

Lo stesso dicasi dei dipendenti dell’ATP. Il continuo ritardo con il quale la regione Lazio ha liquidato, negli anni, al comune di Formia le somme dovute per il trasporto pubblico, si è ripercosso sul pagamento degli stipendi dei dipendenti. E oggi si profila il pericolo di tagli al capitolo di bilancio che la stessa regione Lazio riserva al finanziamento del trasporto locale.

Ancora è da chiarire poi il futuro dei lavoratori che attualmente sono alla dipendenza della Latina Ambiente e che dal 1° Maggio saranno invece assunti dalla Formia Rifiuti Zero.

Secondo un’interpretazione audace dell’opposizione consiliare formiana (Udc, Generazione Formia ed Idea Domani), potranno essere assunti solo i dipendenti comunali e non gli altri 55 operai.

A nostro avviso invece per i dipendenti la vera spada di Damocle è la nuova riforma del lavoro nota come “Jobs Act”

Secondo la Filcams Cgil, infatti, «leggendo il decreto 183/14, che sancisce la riforma dell’articolo 18 e in sostanza il suo superamento, si evince come i lavoratori in appalto (pulizie, ristorazione collettiva e commerciale, vigilanza etc) in caso di subentro di una nuova azienda, qualora vengano riassunti dalla stessa, si troveranno con ogni probabilità un nuovo contratto a tutele crescenti senza il diritto al reintegro in caso di licenziamento ingiustificato».

Così come facciamo nostro l’allarme lanciato dall’unione sindacale di base (USB) che ha visto nel bando di gara per l’affidamento del servizio di refezione scolastica, per le scuole dell’infanzia e primarie, l’assenza di garanzie del mantenimento del posto per i lavoratori, nel passaggio dall’attuale società alla nuova.

Senza dimenticare i tanti piccoli casi che non riescono ad avere spazio, perché i lavoratori non hanno la possibilità di far sentire la propria voce, in quanto ricattati dall’indifferenza generale e dal timore di ritorsioni dei loro ex-datori di lavoro.

Insomma diamoci una mossa prima che la situazione degeneri e che per molti il lavoro diventi una chimera.

Da parte nostra crediamo che una prima risposta possa essere l’auto-organizzazione dal basso dei lavoratori, così da avviare nuovi e più incisivi percorsi di lotta contro chi ci vuole ridotti in schiavitù.

Circolo “Enzo Simeone”

Partito della Rifondazione Comunista

Formia

La confusa gestione del disagio sociale dell’amministrazione Bartolomeo

19 Marzo 2015

Con deliberazione di giunta n.458 del 31 dicembre 2014 l’amministrazione comunale ha deciso di finanziare, con un massimo di 70mila euro, l’attivazione a livello sperimentale della “carta sociale acquisti” a favore di cittadini in condizione di disagio economico mediante misure a sostegno del reddito, che sostituisca gli attuali interventi di sostegno al reddito con l’erogazione di voucher (ticket) da spendere presso strutture convenzionate.

Ad oggi l’amministrazione comunale interviene a favore dei cittadini e nuclei familiari in condizioni di indigenza tramite l’erogazione di contributi economici una tantum tesi a fronteggiare la problematica contingente o continuativi, in presenza di nuclei familiari con figli minori a carico. Inoltre a tali interventi si aggiungono quelli volti a sostenere una nuova locazione, resasi necessaria a seguito di sfratto per morosità, o per il pagamento di bollette relative ad utenze elettriche o del gas.

L’erogazione di tali fondi è disciplinato dal regolamento per l’erogazione dell’assistenza a favore delle persone bisognose.

Ritorniamo allo strumento della “carta sociale acquisti”.

Dalla lettura della determinazione n.579 del 31 dicembre 2014, a firma dell’allora dirigente dei servizi sociali, dott.ssa Rosanna Picano, con la quale si recepisce la deliberazione di giunta n.458 del 31 dicembre 2014, apprendiamo che che la stessa dovrà gradualmente sostituire l’erogazione di contributi economici in denaro a favore dei cittadini indigenti; che è prevista una fase sperimentale della durata di mesi sei che, attraverso un costante monitoraggio, consentirà una opportuna valutazione della nuova misura introdotta; che la carta sociale acquisti dovrà essere riservata alla fornitura di generi alimentari essenziali (da ritirare presso una rete di esercizi commerciali del territorio appositamente individuati).

Inoltre è prevista anche l’erogazione di prodotti per l’infanzia, per l’igiene personale e della casa e infine di farmaci, da ritirare presso la farmacia comunale.

In realtà la “carta sociale acquisti” introduce un terzo soggetto, la ditta Edenred Italia di Milano, azienda a carattere nazionale nota come fornitrice del servizio Ticket Restaurant di molti Comuni , alla quale è ceduta la gestione del servizio, compresa l’erogazione dei voucher, ricevendone in cambio un ristoro. In poche parole alle persone in stato di bisogno verrà assegnata una tessera elettronica caricata con un certo numero di punti che potranno essere spesi presso strutture convenzionate.

Nel marzo del 2013, quando la giunta Forte era ancora nel pieno delle sue funzioni, venne approvato all’unanimità dalla commissione consiliare Servizi Sociali, presieduta da Antonio Rocco, il nuovo regolamento, ma, da quanto ci risulta, non venne approvato dal consiglio comunale, ma non solo.

Abbiamo trovato pubblicato, sul sito del comune, un nuovo regolamento per l’erogazione di benefici economici a favore di cittadini indigenti, che disciplina l’erogazione : della “carta sociale per acquisti” denominata ticket service smart quale strumento per l’erogazione di aiuti alimentari diretti e per l’acquisto di farmaci; si potrà prevedere nel futuro di implementarla secondo le disponibilità di bilancio previste dalla giunta, per il pagamento di spese scolastiche;di un bonus per provvedere ad una nuova locazione in caso di sfratto per morosità; di un bonus per sostegno della locazione in caso di morosità certificata tale da indurre ad uno sfratto; di un bonus per pagamento di utenza idrica, elettrica e del gas.

Regolamento che non è stato approvato, a quanto ci risulta, né dalla commissione apposita e né dal consiglio comunale.

Da parte nostra crediamo che i fondi stanziati siano comunque insufficienti e che sarebbe necessario stanziarne di maggiori. Ad esempio sarebbe utile l’introduzione di una tassa di soggiorno per i vacanzieri estivi, con la quale alimentare un fondo da utilizzare per interventi in materia di turismo e promozione della città, nonché dei relativi servizi pubblici locali e gli interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali nonché dei relativi servizi pubblici.

I soldi risparmiati del bilancio comunale andrebbero ad essere utilizzati per interventi tesi al miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini in condizione di disagio economico.

Molti comuni italiani lo hanno fatto. Chiediamo anche il nostro di valutare questa possibilità, in modo da aumentare i fondi riservati alle fasce sociali più deboli.

Si spendono milioni di euro per tentare di rendere la nostra città un gioiellino da vendere poi sul mercato del turismo, non capiamo perché si debbano lesinare fondi per aiutare chi ne ha veramente bisogno.

Oppure continueremo ad assistere allo spettacolo dei soliti noti che banchettano alle nostre spalle.

Circolo “Enzo Simeone”

Partito della Rifondazione Comunista

Formia

Circolo “Enzo Simeone”

Partito della Rifondazione Comunista

Formia

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