I regali natalizi dell’amministrazione Bartolomeo continuano

Nella lettera natalizia che è giunta alle famiglie formiane, al costo di 14mila euro, il sindaco Bartolomeo si è lamentato delle difficoltà in cui versano le casse del comune di Formia, tanto che l’attuale amministrazione ha dovuto fare fronte a un buco di 3milioni e 100mila euro, causato dei provvedimenti del governo (taglio dell’Imu sulla prima casa, spending review, minori trasferimenti) e della gestione del servizio di igiene urbana, che in tre anni è passato dal costare 6.696.750euro a costare 8.351.841euro.
Ovviamente ha preferito non scendere nel dettaglio circa gli sperperi di denaro pubblico che hanno caratterizzato i primi mesi della sua amministrazione, in particolare opere pubbliche che sono state riprese a causa di errori di progettazione, vedi piazza della Vittoria, ancora in completa oppure del nuovo stadio comunale di Maranola, che doveva essere già aperto da anni, ma di cui nessuno sa più niente, tranne che è ancora incompleto. Così come gli affidamenti a società amiche e ad associazioni, di cui è difficile cogliere il senso se non la continuazione della politica clientelare della vecchia giunta Michele Forte, della serie: “cambiano i suonatori, ma la musica è sempre la stessa”.
Ultimo regalo, fatto con i soldi pubblici, è quello che abbiamo scoperto leggendo la delibera n.318 del 17/12/2013, avente come oggetto “Concessione contributo economico alla Parrocchia dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista di Formia a sostegno delle spese per il restauro dell’organo a canne” e con la quale è stato deciso di aderire alla richiesta avanzata dal parroco della parrocchia dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista di Formia e di concedere un contributo economico di € 3.000.
Una chiesa che ha già ricevuto un contributo per l’intervento straordinario di restauro e consolidamento della Chiesa, dal valore di 100mila euro, arrivati direttamente dal governo [comma 28 dell’art. 1 della legge n. 311 del 2004] e non sappiamo se sia rimasto l’unico. Ovviamente ne dubitiamo fortemente.
D’altronde la pioggia di finanziamenti pubblici per il restauro dei beni religiosi è inarrestabile.
Solo negli ultimi anni ricordiamo, a esempio, che con soldi pubblici sono state restaurate la chiesa di Maranola, la chiesa di S.Erasmo, la chiesa di S.Teresa, la chiesa di S.Michele, la chiesa di S.Maria la noce
Poi però non bastano i restauri, perché con i soldi pubblici si usa spesso pagare anche le feste patronali.
Un esempio è la delibera n.277 del 09 agosto 2012, con la quale la giunta comunale, guidata dall’ex-sindaco Michele Forte, deliberò di finanziare, tramite fondi provinciali, le seguenti manifestazioni religiose: 15mila euro per i festeggiamenti di S.Erasmo (il contributo è stato erogato direttamente alla Parrocchia di S.Erasmo), 8mila euro per i festeggiamenti di Don Bosco (il costo delle luminarie) ed infine 7mila euro per i festeggiamenti di S. Giovanni (il costo delle luminarie). In quest’ultimo caso, il comune di Formia si è ripreso i 7mila euro che aveva anticipato con la delibera di giunta comunale n.124 del 31/05/2012.
Va bene che l’elettorato cattolico è una preda molto ambita da parte della classe politica di ogni colore, ma non crediamo che il consenso si debba costruire con i soldi della collettività.
Ovviamente alla caccia noi comunisti non partecipiamo per credo ideologico.
Nel caso specifico avrebbe, ad esempio, il sindaco Bartolomeo potuto mettere mano al proprio di portafoglio e pagare di tasca propria il restauro dell’organo a canne, oppure avrebbe potuto chiedere all’arcivescovo di Gaeta, di coprire con un generoso assegno il costo del restauro.
D’altronde non ci pare che il prelato viva in uno stato di indigenza, anzi ci risulta proprio l’esatto contrario, potendo contare su una ricca cassa.
Insomma signor arcivescovo la pregheremmo di essere meno presenzialista e più disponibile ad aprire i cordoni della borsa, soprattutto quando al posto suo sono costretti a farlo i comuni cittadini, molti dei quali, a differenza sua, sbarcano a fatica il lunario.
Il comune di Formia, da parte sua, avrebbe fatto meglio a dare un contribuito, anche più sostanzioso, agli adulti che si occupano dei minori che frequentano gli spazi parrocchiali. Questo sì che sarebbe stato un gesto nobile.

Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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