La Tares, il tributo con l’inganno

L’arrivo della quarta e ultima rata della TARES ha creato tantissimi malumori nelle famiglie formiane, non solo per le modalità di invio, nemmeno una settimana dalla scadenza, ma anche per l’importo. Ad esempio una famiglia composta da tre persone, con un reddito di circa 13mila euro netti, che abita in un appartamento di circa 75m2, è passata dal pagare 170euro a 280euro. 

In un anno l’imposta ha subito un aumento del +64.7%, ma vi è di più, perché subito dopo essersi dissanguati per pagare la TARES 2013, si dovranno trovare i soldi per pagare la prima rata della TARES 2014.

A pagare pegno soprattutto le famiglie numerose con reddito basso, per le quali non è previsto alcuna agevolazione.

Aggiungiamo a ciò che la TARES contiene una novità. Infatti con la bolletta, oltre alla copertura totale dei costi, è previsto anche il pagamento dei servizi indivisibili, quali ad esempio polizia locale, ufficio tecnico, anagrafe, illuminazione pubblica, istruzione, verde pubblico e manutenzione strade. Il costo dei quali è di 30centesimi per metro quadro, con la possibilità di un aumento a 40centesimi per metro quadro. Il comune di Formia ha scelto di applicare l’aliquota più bassa, rinunciando all’aumento.

Leggendo il foglio allegato al modello F24 con cui bisognerà pagare il tributo, l’oscuro estensore del medesimo tiene a precisare, con una sottolineatura, come il tributo aggiuntivo non verrà incassato dal Comune, ma dovrà essere versato direttamente allo Stato, quasi a discolparsi del salasso di cui sono vittime i cittadini.

Riassumendo, ora i servizi indivisibili si pagano due volte. La prima con la TARES e la seconda con le tasse tradizionali, che infatti non scenderanno, e senza ovviamente la certezza che a ciò corrisponda a un miglioramento nella qualità del servizio, ma non finisce qui, perché c’è dell’altro.

Infatti la cosa più interessante è ancora un’altra e riguarda la possibilità da parte dei cittadini di poter usufruire delle “Agevolazioni e le esenzioni”, previste dagli articoli 23,24,25,26,27 del regolamento comunale, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 54 del 20 novembre 2013.

La domanda è:“quanti cittadini conoscevano la possibilità di poter usufruire di questa di queste agevolazioni ed esenzioni?”. Inoltre: “non sarebbe stato meglio inserire nella busta spedita dal comune un foglio con il quale venivano spiegate le modalità con le quali accedere alle agevolazioni, evitando così ai cittadini delle penose file?”.

Attualmente è possibile ottenere il modulo per la richiesta dell’esenzione o scaricandolo da internet oppure andando all’URP del comune di Formia.

Insomma il solito pasticciaccio all’italiana che metterà in difficoltà i cittadini, soprattutto quelli che non leggono né giornali né navigano in internet, che rischiano di pagare anche ciò che non è dovuto.

Sperando poi che le lettere siano arrivate, visto che sono tanti cittadini ancora non hanno ricevuto la lettera, con la quale si intima il pagamento del tributo.

Veniamo poi alle giustificazione prodotte dall’assessore Marciano in un suo articolo pubblicato su internet, con il quale addossa alla vecchia giunta gli aumenti.

In particolare ha dato una spiegazione del come mai nel 2013 i costi vivi del servizio di igiene urbana, sono stati pari a circa 8.300.000 euro ( 5.000.000,00 di euro circa di canone alla Latina Ambiente; 1.850.000,00 di euro per smaltimento; 750.000,00 di euro per il personale comunale distaccato alla Latina Ambiente per l’effettuazione di parte di servizi; 400.000,00 di euro per coprire l’esposizione per i crediti non corrisposti; 200.000,00 di euro circa di costi amministrativi comunali; 100.000,00 di euro di spese generali (sacchetti biodegradabili etc…)

Ci domandiamo dov’era l’attuale maggioranza, allora opposizione, quando venivano creati gli sprechi denunciati dall’assessore Marciano. Probabilmente a rigirarsi i pollici, in attesa di sostituirsi all’allora maggioranza di centrodestra, quando invece si sarebbe potuto valutare la possibilità di denunciare, ad esempio alla Corte dei Conti e all’autorità per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, per l’aver dato un incarico diretto ad un soggetto privato con un aggio da 500.000 euro e senza alcun ribasso sulle spese generali.

Aggiungiamo a ciò che con delibera n.346 del 27 dicembre 2013 il comune di Formia ha previsto l’assunzione di 2 persone [1 istruttore contabile e 1 istruttore tecnico geometra], da destinare alle attività di controllo ed accertamento della TARSU/TARES e al piano straordinario di assistenza ai contribuenti. Le modalità previste sono la somministrazione di lavoro temporaneo per un costo di 21mila euro/3mesi. Insomma il comune di Formia si è rivolto ad una società di lavoro interinale. Chissà chi saranno i due fortunati.

Concludiamo ricordando agli ignari cittadini che gli aumenti non si limiteranno alla TARES, infatti il governatore Nicola Zingaretti ha deciso di aumentare l’aliquota Irpef regionale dello 0,6% nel 2014, di un ulteriore 1% nel 2015. Attualmente l’aliquota è dell’1,73%. Quindi nel 2015 arriveremo al 2.33% di aumento.

Ovviamente sia per la TARES che per l’aumento dell’Irpef regionali dobbiamo ringraziare, a vario titolo, i partiti di opposizione e di maggioranza che siedono in consiglio comunale.

Insomma si continua a spremere il cittadino come un limone, fino all’ultima goccia.

 

Gennaro Varriale
segretario del circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista

Formia

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