Stadio di Maranola, quando lo sport è l’ennesima occasione di spreco

Che i lavori pubblici siano stati da sempre un’occasione di spreco, lo raccontano le cronache dei giornali, ma che si continui con questo andazzo è insopportabile soprattutto quando si chiede ai cittadini di tirare la cinghia, fino all’umiliazione di dover rinunciare alla cure mediche perché impossibilitati dal poterle pagare.
In questo clima di desolante disumanità fa bella mostra di sé lo stadio di Maranola. Una vera e propria ciliegina sulla torta dello spreco dei lavori pubblici che da sempre caratterizzano la nostra città.
Tra le opere pubbliche costate uno sproposito, alcune dei quali mai terminate o malfatte.
Citiamo a memoria :«il parcheggio sotterraneo di Largo Paone, il multipiano di piazza Aldo Moro con piazza annessa, la piazza della stazione ferroviaria, il parcheggio di Maranola, la stazione marittima, l’abbozzo di rotonda di via Ferrucci, Piazza Sant’Andrea di Trivio, Teatro Remigio Paone».
Soldi che sarebbero potuti servire a realizzare una rete di protezione sociale tale da permettere a molti cittadini di sopravvivere senza difficoltà alcuna.
Ritornando allo situazione in cui versa lo stadio di Maranola, non possiamo che confermare quanto da noi sottolineato in un comunicato pubblicato nel marzo del 2013, quando cioè la giunta Forte stava per lasciare posto alla giunta Bartolomeo.
E’ utile ripercorrere le tappe più importanti di questa vera e propria moderna “Odissea”
Nel Febbraio 2012 l’allora assessore allo sport ebbe a dire che “i lavori di realizzazione del  nuovo stadio a Maranola procedevano a ritmo serrato rispettando i tempi del cronoprogramma e che per l’inizio della stagione agonistica 2013 l’impianto sarebbe stato funzionale a tutti gli effetti. Obbiettivo era dotare Formia di un campo di calcio omologabile a quelli di Serie A, con un terreno di gioco dotato di manto di erba sintetica in fibra vegetale. L’intervento avrebbe interessato anche l’area spogliatoi, l’ampliamento della tribuna centrale dove sarebbe stato realizzato un punto stampa  e la costruzione delle curve, il tutto  per una capienza di circa 5 mila persone. Il progetto prevedeva un efficiente impianto di illuminazione con una torretta-faro,  mentre all’esterno dello stadio avrebbe fatto bella mostra di sé un ampia area parcheggi.  
L’impianto centrale si sarebbe dovuto avvalere anche di 2 campetti di calcetto polifunzionali. Un’attenzione particolare per la messa in sicurezza, all’esterno delle tribune, per evitare frane o pericoli”. 
Peccato che la realtà sia ben altra rispetto a quella raccontata dai comunicati stampa usciti dal palazzo comunale, più adatta ad un libro degli orrori che ad un romanzo rosa, tant’è che siamo quasi alla fine del 2014 e lo stadio risulta ancora inagibile.
Eppure anche l’attuale sindaco Bartolomeo aveva provato ad abbindolarci con false promesse.
Infatti il 31 Gennaio 2014 veniva pubblicato sul sito del comune di Formia, e dato in pasto alla stampa, un comunicato stampa nel quale si annunciava che di lì a breve Formia avrebbe avuto finalmente il nuovo stato. Ad annunciarlo era il il segretario generale del Coni Roberto Fabbricini nel corso di un incontro avuto con il primo cittadino di Formia. Ovviamente non bastavano le rassicurazioni targate CONI a tranqullizzarci.
Nell’occasione anche il primo cittadino Sandro Bartolomeo volle dire la sua, tenendo a precisare di essere davvero soddisfatto che la delibera del 2007 che aveva sancito l’accordo tra Coni e Comune avesse trovato piena applicazione. In tempi limitati, il Coni aveva costruito uno stadio moderno con erba sintetica, costato due milioni di euro e potenzia la scuola di atletica. Un’operazione che avrebbe dato a Formia benefici grandi e duraturi.
Peccato che qualche giorno fa siamo andati a far visita al neonato e abbiamo trovato una situazione a dir poco disastrosa.
Non c’è nulla, tranne il manto erboso sintetico, che sia terminato. Gli spogliatoi sono in condizioni pessime. Alcuni locali sono ancora senza intonaco, frequenti le infiltrazioni d’acqua, i servizi igienici sono già in condizioni pessime, dai muri spuntano spuntoni in ferro, che costituiscono un grave pericoloso per chi si trova all’interno dello stadio, quadri elettrici sono in bella mostra, accessibili a chiunque. Le tribune sono prive di qualsiasi suppellettile. I pavimenti sono assenti, così come sono assenti i parcheggi, a meno che non si voglia che i tifosi vadano allo stadio a piedi.
La sicurezza è assente, tanto che qualunque malintenzionato potrebbe scavalcare le tribune e trovarsi direttamente all’interno del campo.
A occhio e croce ci vorranno almeno altri due/tre milioni di euro per rendere la struttura finalmente pronta per poter disputare le partite del Formia calcio.
Già nel 2015 è prevista una spesa di un milione di euro per la copertura della tribuna est e 800mila euro per il parcheggio (PROGRAMMA TRIENNALE PER LE OO.PP. ANNI 2015/2017).
A conferma di quanto da noi denunciato, circa la mancata ultimazione dello nuovo stadio, c’è il dato che la squadra del Formia gioca ancora nel vecchio impianto, mentre nel nuovo si allenano le formazioni minori.
I colpevoli? Assenti, perché probabilmente a pochi interessa capire il perché sono stati buttati oltre 5 milioni di euro per un’opera ancora inagibile.
E la politica cosa fa? Prende in giro i cittadini di Formia con promesse che sa bene non potrà mantenere nell’immediato.

Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

Foto dello stadio di Maranola


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