Aderiamo all’iniziativa dei comitati contro il presidente Zingaretti

Aderiamo all’iniziativa dei comitati contro il presidente Zingaretti, perché siano convinti che è ora di richiamare la politica alle proprie responsabilità.
Non c’è dubbio che la presenza del presidente Zingaretti nella nostra città, al chiuso del palazzo comunale, è una provocazione bella e buona, soprattutto se l’argomento di cui si vuole parlare è la lotta alla mafia e nemmeno si sono invitate le associazioni che la lotta alla mafia la fanno tutti i giorni, con i fatti e non con le parole.
D’altronde non ci pare proprio che possa darci lezioni di antimafia, visto che il suo partito è pesantemente invischiato nelle indagini di “Mafia capitale”, che hanno portato alla luce il terrificante sistema criminale che ha governato in questi anni Roma, e che vede coinvolti nomi di peso della politica romana.
Tra i 40 indagati oltre a esponenti della destra ex-fascista, come l’ex sindaco Gianni Alemanno, anche numerosi esponenti del Pd.
Un sistema criminale parassitario, che si è alimentato con quelle risorse pubbliche che l’amministrazione capitolina doveva destinava alla manutenzione urbana e ai servizi sociali e che invece, secondo l’accusa, andavano a finire nelle tasche di Carminati e Buzzi.
Per tutta risposta la regione Lazio invece di intervenire laddove era necessario, eliminando sprechi, inefficienze e corruzione, ha lavorato d’ascia tagliando servizi e peggiorando così la vita di noi cittadini.
Facile pensare alla sanità pubblica, devastata da anni di tagli e commissariamenti; all’acqua non più pubblica nonostante l’approvazione di una legge regionale, che purtroppo è rimasta nel cassetto per la precisa volontà di prendere in giro i cittadini; all’esplosione della disoccupazione, nonostante da anni si sprechino soldi nella formazione, senza però alcun criterio oggettivo, se non quello di ingrassare le società che se ne occupano; al trasporto pubblico locale, da anni in uno stato comatoso per l’assenza degli investimenti economici necessari ad avere treni che non siano simili ai carri bestiame; all’ambiente sempre più alla mercè di imprenditori senza scrupoli, perché viene prima di tutto il profitto di pochi e poi la salute di molti; alla gestione dei rifiuti, con pochi privati che dettano legge, infischiandose nelle leggi di uno stato sempre più colposamente distratto.

circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

oooerowerower