Le bugie di Enrico Forte sono un offesa ai tirocinanti

Il consigliere regionale del PD, Enrico Forte, ancora una volta parla senza sapere quello che dice o forse parla per provare a nascondere le pesantissime responsabilità che ha il suo partito nella gestione del progetto “Garanzia Giovani”.
Una vera e propria truffa alimentata dal PD e i suoi vassalli ai danni del giovani che pur di lavorare si sono accontentati di un tirocinio presso un’azienda, in cambio di un misero stipendio.
Di questo ci siamo già occupati, ma su cui ritorniamo volentieri per confermare le nostre accuse e continuare a denunciare il malfatto.
Veniamo ai fatti che inchiodano il partito in cui milita il consigliere Enrico Forte.
Il progetto “Garanza Giovani” , finanziato dall’Unione Europea con ben 1,5 miliardi di euro, è rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni, proponendo loro un’offerta di lavoro “qualitativamente valida” entro quattro mesi dalla presa in carico.
Il progetto puntava a valorizzare le esperienze fatte, gli studi e, nel caso in cui gli studi non era stati completati, di formarsi per proseguirli.
È affidatava alle Regioni che hanno predisposto dei piani attuativi specifici. I giovani che intendevano usufruirne si dovevano rivolgere ai Centri per l’Impiego a livello provinciale dove avrebbero dovuto ricevere “l’accoglienza”, usufruendo inoltre di un primo “orientamento”.
I Centri per l’Impiego si sarebbero dovuti incaricare di far conoscere ai giovani il funzionamento del progetto “Garanzia Giovani”, per poi proporre loro un percorso di inserimento personalizzato nel mondo del lavoro.
In realtà non un proprio e vero lavoro, ma un’occasione per impararne uno.
Un modo per dire “fatica e ringraziaci dell’opportunità che ti diamo di farti sfruttare”.
Inizialmente era previsto per il giovane assunto un’indennità mensile di 400 euro, poi aumentata a 500 euro.
Nella regione Lazio sono stati attivati – a quanto ci risulta – 6mila e 500 tirocini.
Ovviamente ad arricchirsi non sono stati i lavoratori (chi vuoi che si arricchisca con 500 euro mensili), ma le società accreditate, gli enti di formazione o agenzie per il lavoro, ognuno dei quali ha avuto la possibilità di guadagnare, a diverso titolo, sulla pelle di ogni tirocinante.
Ci sono state inoltre molte polemiche sui ritardi con il quale vengono pagati i tirocinanti.
Nonostante questo il consigliere Enrico Forte ha il coraggio di affermare che non è vero che la liquidazione dell’indennità, che vengono liquidate con cadenza bimestrale, sono ferme ad aprile, ma che anzi tutto procede per il meglio.
Peccato che proprio noi conosciamo casi di tirocinanti che sono al lavoro da sei mesi e non hanno visto il becco di un quattrino, dovendo addirittura anticipare i soldi per fare fronte alle spese quotidiane, come il semplice arrivo sul luogo di lavoro.
E non crediamo che le nuove regole per l’erogazione dell’indennità porteranno miglioramenti per i tirocinanti.
Probabilmente il consigliere Enrico Forte è l’ennesimo politico che vive sulla luna e che parla di una realtà che non esiste, nella quale probabilmente gli unici lavoratori privilegiati rimasti sono i parenti e gli amici della casta fatta da politici, intrallazzatori vari e amici degli amici.

Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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