L’assenza di manutenzione sta portando alla morte del campo di calcio di Castellonorato

Alzi la mano chi con il sogno di diventare una promessa del calcio italiano ha calcato con i propri scarpini il campo di calcio di Castellonorato oppure anche chi non avendo nessuna aspirazione a diventare un campione si è accontentato semplicemente di passare qualche ora di sano e puro divertimento, insieme ai propri compagni di squadra, dando quattro calci ad un pallone.
Probabilmente le mani alzate sarebbero tantissime.
Peccato che tra qualche mese questo probabilmente non sarà più possibile, visto l’attuale stato di abbandono in cui versa l’impianto di Castellonorato e che sicuramente non potrà che peggiorare nei prossimi mesi in assenza di interventi di ripristino.
Basta recarsi presso di esso per avere conferma della nostra denuncia.
Gli spogliatoi sono in pessime condizioni (prevale la sporcizia), lo stesso dicasi per gli spogliatoi, le serrature delle porte sono state divelte, le pareti sono lesionate, le panche accusano l’età. Nemmeno all’esterno la situazione è soddisfacente, visto il generale stato di degrado in cui versa il terreno di giuoco e le reti che lo delimitato. Lasciando inoltre intatto il sospetto circa l’assenza di sicurezza.
E’ inoltre stato spostato ad altro incarico il mitico Adriano, che per anni si è occupato della cura dell’impianto e il comune di Formia non ha ritenuto opportuno sostituirlo. Che poi è il vero motivo dello stato di abbandono nel quale versa l’impianto di Castellonorato.
Aggiungiamo poi che le società di calcio che lo utilizzano pagano un canone mensile di 60/70 euro, soldi che non sappiamo come vengono spesi.
Da parte nostra non siamo sorpresi. E’ da sempre una caratteristica delle amministrazioni che si sono succedute in questi anni quella di non curare poco o nulla la manutenzione (nonostante un appalto milionario), ma si sceglie di investire milioni di euro in nuove opere, molte delle quali non sono nemmeno completate.
Parlando di impianti sportivi non va meglio al nuovo stadio di Maranola, che nostante i milioni di euro spesi è ancora incompleto, tant’è che le partite ufficiali vengono ancora giocate nel vecchio impianto di San Pietro. Milioni di euro buttati per la mania di grandezza di qualcuno e senza che siano venute fuori le responsabilità di chi ha permesso tutto questo
Nemmeno si riesce a capire come si è concluso il bando di gara per l’affidamento della gestione e dell’utilizzo degli impianti sportivi minori comunali (San Giulio, Gianola, Rio Fresco e Penitro).
Girano voci preoccupanti in particolare per l’impianto di San Giulio.
E’ inoltre ancora senza risposta la nostra richiesta di chiarimenti circa l’affidamento, ormai “vita natural durante”, del campo di calcetto di via Cassio e dei campi da tennis di Gianola.
Probabilmente si continuerà a tollerare che rimangano in carico agli attuali gestori, senza alcuna motivazione giuridica.
Rimane inoltre il rammarico per il silenzio del neo-assessore allo sport Giovanni Costa e del presidente della consulta dello sport Pasquale Di Gabriele.
Eppure entrambi dovrebbero avere a cuore che ci siano luoghi dove i giovani e i meno giovani possano svolgere le proprie attività sportive in tutta sicurezza e gratuitamente, senza dover arricchire i tanti ( e sono proprio tanti) che traggono profitto dalla passione per lo sport dei ragazzi.
L’assenza di luoghi di aggregazione e di svago pubblici è la vera condanna di una città senza ormai più un’anima.

Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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