Spendi e spandi, tanto a pagare siamo noi

Nel Maggio 2011 è stato approvato presso il comune di Formia il Masterplan “Le città del Golfo e le isole Pontine”. Il progetto ha visto la collaborazione di tutti i comuni del sud pontino (isole comprese), vari enti ( ad esempio: Acqualatina S.p.a., Terme di Suio, la XVII Comunità Montana “Monti Aurunci”, Parco Naturale Regionale Monti Aurunci, Astral, Autorita’ Portuale Fiumicino-Civitavecchia-Gaeta, Parco Regionale Riviera d’Ulisse, Consorzio Industriale Sud Pontino , partners (Ministero per le infrastruttore e Trasporti, Provincia di Latina, Camera di commercio di Latina). Il supporto tecnico scientifico ed elaborazione è stato garantito dal Dipartimento Impresa Ambiente e Management Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Cassino, nella persona del Prof. Giuseppe Russo.
Nelle premesse l’obbiettivo e cioè “di avviare un dialogo finalizzato al perseguimento di politiche comuni in tema di sviluppo del territorio, innovazione tecnologica, lavoro, economia, turismo, agricoltura, scambi culturali, ecc. Ciò che si auspica attraverso una collaborazione più intensa tra detti comuni è che la fragilità dell’uno possa diventare la ricchezza per l’altro e viceversa; nel senso che attraverso un interscambio a fronte delle esperienze relative a ciascun ambito si possano valorizzare le potenzialità a discapito della crisi, della flessione economica e della negativa congiuntura in atto”.
Ci siamo autoinflitti la tortura di leggere le 150 pagine che compongono il documento prodotto dal tavolo tecnico-istituzionale, per tentare di capirci qualcosa di più. Alla fine scopriamo che l’obbiettivo vero è di trasformare il nostro territorio in un immenso supermercato, dove tutto viene trasformato in merce da vendere.
Gli estensori del documento parlano un linguaggio incomprensibile ai più, arrivando a scrivere di “elevare i livelli di performance dei processi di creazione del valore” e via di questo passo.
Per fortuna è che a fronte di un documento così complesso e complicato da leggere, in realtà nulla è stato fatto.
Addirittura non è stato pagato nemmeno il dovuto all’università di Cassino.
Nella convenzione con il Comune di Formia (ente capofila) era stato fissato un compenso (in tre rate) pari ad euro 25.000.000 (+ IVA), per redazione di tutta una serie di studi, di documentazione ed attività finalizzate ad assicurare le funzioni di consulenza tecnico-amministrativa, di supporto al responsabile del procedimento.
Il Comune di Formia ha provveduto a versare in favore dell’Ateneo la prima rata di acconto
e la terza rata a saldo, omettendo il pagamento della seconda rata per un importo pari ad euro 10.000,00 (+ IVA).
Importo versato solo a seguito di un decreto ingiuntivo al Tribunale Civile di Latina.
Al di là dell’iter di un pagamento, che fotografa bene la realtà confusa della macchina comunale, ci viene facile da chiedere all’attuale amministrazione se era proprio necessario perdere tempo nella stesura di un documento che tra l’altro non verrà mai realizzato, visto che qui non si riesce a realizzare un banale ponte di attraversamento del rio Acquatraversa, figurarsi le strutture al quanto “fumose” di cui si parla nel documento redatto dall’Università di Cassino, senza contare poi che di soldi nemmeno l’ombra.
E’ inoltre facile domandare quante sono costata alla collettività questi giochi di parole, quando invece la nostra città necessità solo di una costante manutenzione, che tra l’altro è tutto già pagata (vedi contratto di global service) e invece si preferisce continuare a buttare altri soldi in opere delle cui utilità nessuno ancora se ne accorto.
E’ chiaro che è tutto così poco strasparente. Ultima in ordine di tempo è la deliberazione di giunta comunale n.271 del 27.08.2015 nella quale si autorizza un’anticipazione di cassa per i crediti maturati dalle aziende , nelle more della ripresa delle erogazioni del contributo POR-FESR Lazio 2007/2013 – PLUS “Appia Via del Mare” per un importo complessivo di 516.475,38 euro. Non si capisce perché il comune di Formia deve anticipare dei soldi di noi cittadini per delle deficienze della Regione Lazio e che tra l’altro verranno rimborsati chissà quando.
Per carità tutto fatto secondo legge, ma che non consideriamo assolutamente una priorità per la nostra città, nonostante i tanto strombazzati benefici.
D’altronde è chiaro a tutti che la politica è popolata di piazzisti della peggior specie, quasi a voler dare ragione a chi getta discredito sulle istituzioni, elencandone i lati peggiori.
Non c’è dubbio che senza un minimo sussulto etico, se non ideologico, sarà impossibile ricostruire dalle attuale macerie una società più giusta. Bisognerà allora rimboccarsi le maniche e noi ci faremo trovare pronti (to be continued).
PS Da quand’è Acqualatina è un ente?

Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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