Il silenzio sulla costituzione parte civile nei processi per mafia. Un caso? Oppure?

Nell’attesa che l’“Osservatorio permanente sull’infiltrazione mafiosa e legalità nel basso Lazio” dia prova di essere uno strumento in grado di incidere nel nella lotta alle mafie, chiediamo ai suoi componenti di perorare la nostra causa e cioè che il comune di Formia si costituisca come parte civile in tutti i processi nei quali saranno alla sbarra esponenti malavitosi che agiscono sul nostro territorio.

Lo avevamo chiesto già in un nostro comunicato di qualche settimana fa. Peccato che dal palazzo comunale, dove si è insediata la nuova giunta di centro-destra-sinistra, non sia giunta nessuna risposta. Non una parola, nemmeno di diniego.

La delega alla trasparenza  e alla legalità conferita dal sindaco Bartolomeo all’avvocato Patrizia Menanno non basta a capire le intenzioni di chi governerà Formia sul fronte del contrasto alle mafie per i prossimi cinque anni.

Per questo crediamo, senza nulla togliere alle qualità morali e professionali della neo-delegata a cui anzi auguriamo buon lavoro promettendole da subito ogni forma di collaborazione, che solo la costituzione parte civile  del comune di Formia nei processi di mafia, possa davvero essere l’occasione per dimostrare che si fa veramente sul serio nel contrasto alla criminalità organizzata, soprattutto in una città come la nostra nel quale l’attività della stessa ha raggiunto punte da allarme rosso.

D’altronde è ben noto il fastidio con il quale il sindaco precedente ha sempre accompagnato le iniziative antimafia che si sono susseguite nella nostra città, nel probabile tentativo di occultare dei fenomeni malavitosi che caratterizzano da anni ormai Formia.
L’ex-sindaco Michele Forte è stato, infatti, sempre pronto a minimizzare, se non addirittura a negare, la gravità del fenomeno, tanto da arrivare ad affermare che “Formia è immune dalle azioni delle mafie e che per sparuti elementi, la città di Formia non può dirsi infiltrata dalla camorra”.

In particolare in quest’opera di occultamento dei fenomeni malavitosi che caratterizzano da anni ormai Formia, si è distinto l’ex-sindaco Michele Forte, sempre pronto a minimizzare, se non addirittura a negare, la gravità del fenomeno.

Il silenzio dell’attuale amministrazione sulla nostra proposta lo consideriamo un incidente di percorso, dovuto più ai tanti impegni che si sono succeduti dall’insediamento della nuova giunta che alla volontà di sottrarsi agli obblighi che si hanno nella “vera” lotta alla criminalità organizzata, in cui vengono prima i fatti e poi le parole.

Non vogliamo credere, nemmeno per un minuto, che l’opera di contrasto alla criminalità organizzata possa rischiare di fare a meno di un alleato così importante.

Per questo riproponiamo la richiesta di costituzione parte civile del comune di Formia in tutti i processi per mafia.

Anzi sarebbe ancora meglio che se ne discuta in consiglio comunale, in modo che tutti i consiglieri possano dire la loro.

Non abbiamo dubbi che saranno all’altezza del ruolo conferitogli dai cittadini formiani, dimenticando nell’occasione la casacca del partito di cui sono espressione, ma facendo solo gli interessi della collettività.

circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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