Il destino del centro Caritas ci preoccupa

Da nostre informazioni apprendiamo che la mensa del centro servizi Caritas “San Vincenzo Pallotti” di Formia chiude per mancanza di soldi. Se fosse vero, lo smantellamento di una struttura di vitale importanza, per chi è in stato di disagio sociale ne ha fatto un riferimento, sarebbe un atto intollerabile e di gravità inaudita per la nostra città. Quella struttura, nel tempo e con tutti i suoi limiti, ha dato ad invisibili bisognosi: accoglienza notturna, un pasto caldo, un luogo per l’igiene personale; uno sportello stranieri e finanche un servizio dentistico di importanza non trascurabile. I servizi offerti sono stati assicurati dal contributo di volontari – che ringrazieremo sempre – e dalle collette fatte nelle parrocchie della arcidiocesi di Gaeta. Appare evidente – e la sua possibile chiusura lo conferma – che il volontariato non basta più ed è quindi necessario l’intervento del distretto socio-sanitario Sud Pontino per far fronte ai servizi già forniti dalla Caritas. Atto tutt’altro che scontato visto quanto interesse ha il comune di Gaeta – attuale capofila del distretto – che fin da ha subito ha mostrato disumana trascuratezza per senzatetto e senza reddito. Basta ricordare quella squallida polemica di quest’inverno sul centro di accoglienza per senzatetto allestito ormai da anni nel parcheggio del molo Vespucci di Formia, realizzato per dare un ricovero provvisorio ai senzatetto, divenuto fonte di scontro istituzionale tra i comuni, per il rifiuto del forzista Mitrano di continuare a finanziarne i costi, adducendo puerili problemi di costo. Da sempre noi comunisti abbiamo criticato la provvisorietà degli interventi, perché riteniamo necessario un progetto sociale di inclusione ed assistenza di durata annuale. La povertà non va in vacanza! Tuttavia, da quanto chiediamo al nulla ce ne vuole! e ci vuole coraggio a fare gli struzzi. Deve essere chiaro ai nostri amministratori che è un obbligo istituzionale realizzare un progetto annuale di inclusione per quanti attratti nel disagio sociale. La crisi che ha colpito la Caritas può essere il punto di partenza affinché si provveda a tal fine, non prima di aver fatto definitiva chiarezza su quali siano servizi e strutture effettivamente disponibili ed attrezzarsi per raggiungere i livelli minimi di assistenza, evitando per contro deplorevoli conclusioni. Una città solidale si crea con i fatti! no a chiacchiere. Agli amministratori dei comuni del sud pontino e al distretto diciamo: Fuori i soldi. Fuori i progetti.

Circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia


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