Referendum contro i vitalizi: “no ai privilegi della classe politica laziale!!”

Mentre il paese è attraversato da una delle più gravi crisi dal dopoguerra ad oggi, la giunta Polverini ha deciso nel dicembre 2011 di approvare l’estensione dei vitalizi ai 12 assessori esterni, vitalizio che fino a ieri non spettava a chi non è stato letto ma solo nominato. Saranno quindi 85 tra consiglieri e assessori, che andranno ad aggiungersi agli oltre 221 che già ne usufruiscono, in quanto ex consiglieri ed ex assessori delle giunte precedenti.

Un privilegio tanto più odioso se si pensa che per poterne usufruire basterà aver raggiunto i 50 anni di età, ora che invece i cittadini sono obbligati a rimanere al lavoro fino a 67 anni, una disparità “morale” insopportabile, a cui si aggiungono i costi sempre più esorbitanti.

Infatti, in questa Legislatura, sono 85 i consiglieri e gli assessori ai quali viene operata la trattenuta per il cosiddetto “Fondo di Previdenza”, meglio conosciuto come vitalizio. Un’uscita che mensilmente costerà al Consiglio Regionale 128mila e 521 euro, per un importo annuo pari a 1milione e 542mila euro, a cui si aggiungono 1milione e 218mila euro al mese per il pagamento del vitalizio agli ex consiglieri che godono già di tale privilegio.

Gli attuali consiglieri ed assessori, una volta raggiunta l’età per l’accesso al beneficio, costeranno alla collettività ulteriori 4milioni e 500mila euro annui in vitalizi. Questo costo si andrà ad aggiungere ai 17milioni di euro già spesi annualmente dal Consiglio regionale per i 221 ex consiglieri ed ex assessori che attualmente ne usufruiscono.

Quindi, a partire dai 50 anni e per tutto il resto della loro vita, avranno diritto ad un vitalizio mensile di 4mila e 400 euro per aver frequentato le aule della Pisana anche per una sola legislatura, vitalizio che potrà essere riversato – in caso di morte del beneficiario – alla moglie (o marito) , oppure ai figli fino ai 26 anni, oppure alla convivente (o al connivente). In quest’ultimo caso si legalizzano le “coppie di fatto” ma solo per i politici, ennesimo pretesa di poter disporre di un privilegio, negato ai più, da parte di una classe politica sempre più arrogante.

Se è vero, inoltre, che l’aspettativa di vita è oggi di 84 anni, in 34 anni di benefici, gli 85 consiglieri e assessori costeranno alle casse regionali più di 153 milioni di euro”.

Il Partito della Rifondazione Comunista, insieme a tutte le altre forze politiche che aderiscono alla Federazione della Sinistra, ha deciso di dire basta ad un privilegio così odioso e quindi ha promosso un referendum abrogativo dei vitalizi.

Infatti, lo statuto della regione Lazio prevede che con 50.000 firme i cittadini del Lazio possano indire un referendum regionale per abrogare norme e leggi, o solo anche parti di esse, che ritengono inique.

I quesiti “referendari” sono due: Il primo prevede l’abolizione degli gli articoli 6; 7; 10; 11; 12; 13; 14; 16; 17; 18; 19; 20; 21; 22; 23; 24; 25 della legge regionale 16 marzo 1973, n. 7, recante “Determinazione delle indennità, rimborsi spese e norme sulla previdenza dei Consiglieri della Regione Lazio”?; il secondo prevede che siano abrogati gli articoli 1, comma 1, limitatamente alla lettera d); 6, commi 1, 1-bis e 3, limitatamente alle parole” nella misura di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo” e alle parole “dell’assegno vitalizio e”; 8; 9; 10, limitatamente ai commi 1, 1 bis, 2, 3, 4, nonché 5, limitatamente alle parole “e dell’assegno vitalizio”; 11; 12; 13; 14, della legge regionale 2 maggio 1995, n. 19, recante “Disposizioni in materia di indennità dei consiglieri regionali”?

Fino agli inizi di settembre, i cittadini e le cittadine, iscritti nelle liste elettorali di Formia, potranno recarsi presso gli uffici del comune in via vitruvio, per firmare i moduli per la raccolta delle firme a sostegno dei referendum per l’eliminazione del vitalizio ai Consiglieri e agli Assessori della Regione Lazio. (E’ necessario essere muniti di un valido documento di riconoscimento.)

Quanti sono interessati possono avere ulteriori informazioni consultando il sito www.novitalizilazio.it o inviando una mail all’indirizzo info@ novitalizilazio. it.

Per concludere rinnoviamo a tutte le forze politiche, sociali e sindacali l’invito a unire le forze per raggiungere l’obiettivo delle 50mila firme e porre fine a un privilegio intollerabile”.

Gennaro Varriale
segretario del Circolo “Enzo Simeone”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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