ExGIL (ora parco De Curtis): la storia si ripete?

Quanto sta accadendo in questi oggi al parco De Curtis è la conferma che non c’è spazio per le legittime richieste dei cittadini di Gianola e dintorni, che da anni chiedono che la struttura venga riqualificata, ma con finalità ben diverse da quelle che sottintendono le scelte dell’attuale giunta comunale.

Infatti, con la pretesa di dotare la città di Formia di una zona dove far sostare i camper, di fatto si regala una parte dell’area ad un privato, sottraendola quindi nuovamente ai cittadini, e soprattutto senza aver sentito l’0bbligo morale di ascoltare l’opinione di questi ultimi.

Il sindaco della gente, come spesso egli stesso si definisce, non è in grado assolutamente di tutelare gli interessi dei suoi concittadini, ma solo quelli del gruppo di potere che a lui fa direttamente riferimento.

Sarebbe interessante poi conoscere la legittimità dell’operazione, visto che non ci risulta esserci stata alcuna deliberazione da parte della giunta comunale in tal senso, oppure è una concessione sulla parola? E’ poi qual’è il ruolo che sta giocando la regione Lazio in questa orrida faccenda?

Siamo purtroppo abituati ad una gestione “di parte” dell’immenso patrimonio pubblico di cui dispone la nostra città e su cui abbiamo intenzione di ritornare per svelare alla cittadinanza l’assenza di regole che accompagnano detti affidamenti (sembra che basti una semplice domanda).

Purtroppo quella dell’ex GIL è una storia che si ripete. Ricordiamo che solo nel 2005 la struttura venne restituita alla città, e successivamente resa usufruibile alla cittadinanza intera con una lunga serie di opere di riqualificazione, per dotare il polmone verde di un minimo di vivibilità.

Erano dovuti passare oltre dieci anni perché il contenzioso tra la Regione Lazio ed il locatore, il cui contratto era scaduto nel 2000, giungesse ad un lieto fine e quindi si potesse procedere all’avvio della restituzione dell’ex GIL, divenuto nel frattempo parco “Antonio De Curtis”, al quartiere di Gianola-S.Janni, da sempre bisognoso di spazi di socializzazione, essendone completamente privo.

Peccato che con il centrodestra il processo abbia avuto una brusca frenata. Più volte sollecitato a rispondere dal comitato di quartiere, dai cittadini, dalle forze politiche, sul perché di un atteggiamento di indifferenza nei confronti di un bene così prezioso, che nel frattempo andava sempre più deteriorandosi, il sindaco Forte si è sempre negato.

Poi abbiamo raccontato che consultando la variante al piano regolatore del comune di Formia, affidato all’architetto Purini, è venuto fuori che l’attuale amministrazione comunale ha intenzione di fare dell’area ex GIL una delle due terminazioni della cabinovia, che dovrebbe collegare la zona “mare” con la zona “monti”. Un’opera faraonica che fortunatamente rimarrà nel libro dei sogni del sindaco Forte.

E questo nonostante dagli uffici comunali sia partita la richiesta di un finanziamento di oltre 8milioni di euro per la “sistemazione dell’area ex GIL”, (pagina 137 del documento “Master Plan: “Le città del golfo e le isole del pontine”) e che subito dopo qualche consigliere di centrodestra abbia pubblicizzato l’intenzione dell’attuale amministrazione di chiedere alla regione Lazio la cessione della struttura.

Ora si tratterebbe di capire se all’interno della “sistemazione dell’area ex GIL” troverà spazio anche l’area camper, e se questa diventerà, nelle intenzioni di chi ha autorizzato tale assegnazione, una struttura permanente.

La stessa area che la precedente giunta di centrosinistra aveva assegnato temporaneamente alla Formia Servizi, poi fallita.

Ci rendiamo conto che non è nel suo stile, ma ci domandiamo (inutilmente) se questa volta il sindaco Forte troverà il tempo per discutere con i suoi concittadini su quale sia la sua idea di sviluppo per la nostra città.

Negli anni siamo stati costretti ad assistere alla privatizzazione di ampie aeree di Formia, quando invece la battaglia deve essere per una città capace di valorizzare i legittimi interessi dei cittadini, affinché non si continui a svendere l’immenso patrimonio umano e culturale di cui è dotata Formia, che altrimenti si avvierà verso un declino inarrestabile.

Senza questa discriminante, i tanto osannati (dalla giunta di centrodestra) milioni di euro che arriveranno tramite il P.L.U.S. (Piano Locale Urbano di Sviluppo) si trasformeranno nell’ennesimo spreco di soldi pubblici.

Gennaro Varriale
segretario del Circolo “Enzo Simeone”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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