Piano triennale (2012-2014) delle opere pubbliche: «il solito sperpero di denaro?»

Il programma triennale delle Opere Pubbliche dell’amministrazione comunale di Formia per il 2012 approvato con la delibera di consiglio comunale n.5 del 13 febbraio 2012, prevede Duecentosettadue milioni e duecentosettasette euro di investimenti previsti, come risulta dalle quattro schede allegate alla delibera e pubblicate sul sito del comune. Che i conti non tornino si capisce già da una lettura sommaria dell’elenco da cui risulta che le risorse disponibili in tre anni (227.277.000 euro per il 2012; 23.740.000 euro per il 2013; 21.250.000 euro per il 2014; totale 272.267.000 euro) sono superiori alla somma delle spese previste per ogni opera per opera, nel primo anno (2012) si prevede un importo di 210.750.000 euro, da cui mancano circa 17 milioni di euro. Ad un esame più attento ci si accorge che dall’elenco delle opere alcune già sono state abbandonate in partenza, considerando come i progressivi saltano dal 134 al 141, probabilmente per scelta dell’amministrazione obbligata a fare economia, anche se non si capisce perché non sono state impiegate tutte le risorse disponibili.

Eppure i soldi non mancano, considerando come il comune mettendo da parte i gli interessi di tutti i cittadini, si dedichi ad alcuni o particolari o apparentemente imprevisti. Infatti, osserviamo come circa 2 milioni di euro sono destinati a sostegno della curia e delle chiese, 500 mila euro per “l’allestimento e la valorizzazione della fruizione del complesso della chiesa di S. Teresa”, già interessata da lavori per un importo pari a 204.000 euro. A cui si aggiungono spese, di cui non è dato sapere il costo, per la pulizia straordinaria eseguita dalla dalla Cofely italia (determina n.66 del 08/03/2012 dei servizi manutentivi). Altra opera pubblica del comune è il restauro del presepe e organo della Chiesa s. Maria dei martiri chiesa a cui è destinato un altro importo consistente del programma. Forse ci sfugge un tacito accordo tra il sindaco ed il vescovo che dispensa servizi di assistenza ai poveri al posto del comune che in cambio cura gli immobili della chiesa. Maranola è sempre Maranola, alla frazione collinare vanno oltre 9 milioni di euro (dal recupero della cinta muraria fino alla sistemazione piazza Ricca, passando per il piano di zona).

A grande richiesta e con una certa sorpresa nell’elenco spicca l’impegno di 8 milioni per la sistemazione del parco “De Curtis”, segnando in tal modo l’inversione di marcia, operata dal sindaco che prima, da Ponzio Pilato dei tempi nostri si è lavato le mani, affermando che il parco non era cosa sua ma della regione; dopo, a suon di proteste, ha fatto trapelare l’esistenza di una trattativa per il tanto sospirato trasferimento al comune. Purtroppo però, non sfugge il nuovo ecomostro che “assomma” sul parco, dietro le mentite spoglie di “PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE CABINOVIA DI COLLEGAMENTO FORMIA – REDENTORE”, che vale 10 milioni euro. Non ci è sfuggito il tremendo segno posto dal “paesaggista” Purini sui grafici della variante di PRG, una linea retta che unisce S.Janni ed il redentore, con tappa su monte di Campese. Un’altra opera inutile rispetto alla reale necessità di realizzare infrastrutture per il turismo, che non potrà che compromettere il polmone verde di 4 ettari che i cittadini di Gianola stanno difendendo con tutte le loro forze. La cabinovia, purtroppo mette in luce la profonda carenza di questa amministrazione in tema di viabilità dove, considerando gli importi destinati alle opere religiose, le risorse destinate sono insufficienti.

Tanto che la previsione di spesa per il triennio 2012-2014 di 15 milioni per l’intervento che prende il nome di “VIABILITÀ’ ALTERNATIVA OPERE ACCESSORIE ALLA PEDEMONTANA” assume il tratto della farsa. Probabilmente significherà regalare soldi agli studi a cui saranno commissionati i progetti visto che la Pedemontana è scomparsa da qualsiasi documento ufficiale del governo italiano che a causa della crisi ha deciso di tagliare i rami secchi, incluso l’opera tanto amata dal sindaco Forte, tanto da diventare la sua personale ossessione, peccato che a pagare saremo chiamati noi cittadini.

Veniamo poi ai morti. Anche qui si apre un capitolo interessante. Iniziamo con una spesa di circa 26 milioni di euro per l'”AMPLIAMENTO DEI CIMITERI COMUNALI” e per la “COSTRUZIONE DI NUOVI GRUPPI LOCULARI NEI TRE CIMITERI COMUNALI”, ma non finisce qui perché poi dobbiamo aggiungerci altri 37 milioni di euro per la “REALIZZAZIONE del NUOVO CIMITERO COMUNALE IN LOC. ARCHI – CAMPESE”. Insomma nella nostra città s’intende investire molto più per i morti che per i vivi. Per quanto riguarda quest’ultimo monumento funerario, però siamo all’apoteosi della follia, visto che è previsto che sia realizzato in “project financing”. In sintesi, quando l’Amministrazione pubblica non ha i fondi per realizzare opere pubbliche di particolare rilevanza, ricorre ad un finanziatore privato, che anticipa i soldi ed in cambio riceve la possibilità di poter gestire l’opera per un numero molto lungo di anni, in modo da poter rientrare dall’esborso effettuato. Nel caso di opere quali il cimitero è difficile comprendere l’utilità di una tale modalità di finanza dato che l’opera non genera utili, se non nella vendita dei loculi; non crediamo che il comune di Formia intenda far pagare il biglietto per entrare oppure far svolgere attività commerciali all’interno del nuovo cimitero.

Con la stessa tecnica saranno realizzati il “PARCHEGGIO MULTIPIANO IN PIAZZA S. ERAMO IN COLLE” (5 milioni di euro), la “COPERTURA MERCATO ORTOFRUTTICOLO VIA O. SPAVENTOLA” (3 milioni di euro) e l’ “IMPIANTO SPORTIVO IN LOC. PENITRO” (2 milioni e 400 mila euro). Questa volta sicuramente qualcuno ci guadagnerà, ma non certo il cittadino, visto che in genere l’utilizzo del “project financing” lascia debiti a non finire.

Altra opera di sicuro interesse è la “REALIZZAZIONE E COMPLETAMENTO TRATTI DI CONDOTTA FOGNARIA”, previsione di spesa 2 milioni e 500 mila euro. E non lasciamo niente da costituire alla società tanto cara al sindaco Forte? I soldi saranno prelevati dalle nostre tasche, ma i lavori saranno sicuramente appaltati ad Acqualatina. Accettiamo scommesse. Infine a questo punto è lecita una domanda: ma un amministrazione che dal 2008 ad oggi, ancora non ha concluso i lavori di sistemazione di largo Paone, è in grado di condurre a termine un’opera pubblica?

Gennaro Varriale
segretario del Circolo “Enzo Simeone”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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