Il caso salmonella non è ancora chiuso

L’ordinanza n°89/2011 sta ancora lì. Nulla è cambiato da quando il sindaco suo malgrado ha imposto il divieto di balneazione nel tratto di mare fronte stante la spiaggia libera di Gianola, tra Lido Sirene e Lido Celeste.

Nessuna ordinanza di revoca è stata emessa da allora. L’ufficio stampa, tanto solerte nel fare il verso agli interventi del sindaco, tace. Quanti sono stati investiti dal problema sanitario da noi denunciato, inspiegabilmente, tacciono.

Eppure la città deve essere informata sulle condizioni del suo mare e l’amministrazione deve provvedere a tale obbligo.

Chiediamo ed aspettiamo con ansia i risultati degli esami fatti dall’ARPA nel tratto inquinato, per comprendere le dimensioni del problema. Il silenzio calato sull’argomento, forse per compiacere il nuovo gestore della sosta sul “lungomare città di Ferrara”, forse per compiacere gli operatori balneari, colpiti nei loro interessi, è il peggior modo per affrontare la situazione di crisi. Contrariamente a quanti, abbondanti sugli scranni della maggioranza in consiglio, non perdono occasione di fare le proposte più strampalate per rilanciare il turismo.

Noi sosteniamo che la qualità dell’ambiente, tra cui il mare, è l’elemento fondamentale su cui fondare prima di tutto la qualità della vita e salute dei cittadini formiani, poi l’offerta turistica verso i forestieri.

A noi sta a cuore, più che ad altri, la salute dei cittadini del nostro territorio.

Per questo speriamo che siano state fatte le analisi che l’Arpa Lazio promise a settembre all’indomani del verificarsi dell’emergenza, nata dentro la logica conseguenza dello sfruttamento dissennato del territorio, che ha concentrato nel quartiere di Gianola una quantità enorme di abitanti senza che la zona sia stata preparata per tempo ad accogliere quel numero di persone, attraverso le necessarie opere di urbanizzazione primarie, trascurate dalla necessità del capitale di produrre ed accumulare profitti, contro qualsiasi controllo, come per altro il “piano casa” oggi propone di fare.

L'”affaire” della salmonella a Gianola, qualora ce ne fosse bisogno, dimostra l’inutilità dei proclami dei nostri amministratori, intenti a governare il territorio convocando riunioni, perlopiù inutili, o nell’ipotesi migliore autocelebrative, convocate con lo scopo di occupare la scena mediatica, per e distrarre i cittadini dal nodo del problema, senza che nulla sia aggiunto alla soluzione di problemi.

Sebbene sia l’ultima cosa che il sindaco vorrebbe, Noi assumiamo il compito di segnalare, senza indugio alcuno, tutte le eventuali infrazioni di cui verremo a conoscenza, invitando i cittadini a collaborare in nome della difesa del territorio.

Dopo, sarà compito delle autorità preposte sanzionare eventuali responsabilità circa il ripetersi di un certo pressapochismo nella gestione dei controlli. Noi lo speriamo.

Gennaro Varriale
segretario del Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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