Cantieri “anonimi” spuntano ormai a Formia come funghi.

Nonostante le nostre continue denunce, alcune delle quali sono state indirizzate all’attenzione della procura della Repubblica di Latina, continua il proliferare nella nostra città di cantieri anonimi, con una frequenza così elevata, per non dire sospetta, da dimostrare quanto siano carenti i controlli da parte delle autorità preposte. In particolare non vorremmo che la giunta Forte sia troppo presa dal progettare la Formia del futuro, da dimenticare ciò che avviene nell’oggi. Parliamo dello strano cantiere spuntato proprio di fronte la farmacia comunale, senza che sia stato installato il “cartello di cantiere”, così come previsto dalla normativa che regola il settore edilizio.

Ci pare ancora più grave quando, come nel nostro caso, l’omissione interessa una struttura pubblica, in particolare l’ospedale Dono Svizzero, ma evidentemente chi ha materialmente installato il cantiere sembra pensarla in maniera diversa, come sembra pensarla in maniera diversa chi dovrebbe provvedere a segnalare l’infrazione all’autorità giudiziaria. D’altra parte come meravigliarsi, visto che ciò che andiamo a denunciare con questo comunicato stampa non è un caso isolato, tant’è che proprio a pochi metri da questo cantiere ve ne un altro nelle stesse condizioni, parliamo della ristrutturazione del fabbricato che prima ospitava la fabbrica “Cenatiempo” e che da anni è interessato da una profonda ristrutturazione che crediamo lo porterà ad essere l’ennesimo parco residenziale che insisterà negativamente sulla nostra città, situato così com’è all’ingresso della città. Proprio un pessimo biglietto da visita, per chi a chiacchiere si vanta di voler fare di Formia un gioiellino.

Più volte abbiamo comunicato i nostri “rilievi” alla procura della repubblica di Latina, ma, evidentemente occupata in altro, la stessa non è mai intervenuta a verificare quanto da noi denunciato, cioè la mancata esposizione del “cartello di cantiere” che l’appaltatore ha l’obbligo di fornire in opera a sua cura e spese e di esporre all’esterno del cantiere, come dispone la Circolare Min. LL.PP. 1 giugno 1990, n. 1729/UL, in cui devono essere indicati la Stazione Appaltante, l’oggetto dei lavori, i nominativi dell’Impresa, del Progettista, della Direzione dei Lavori e dell’Assistente ai lavori; ed anche, ai sensi dell’art. 118 comma 5 del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici e dei cottimisti nonché tutti i dati richiesti dalle vigenti normative nazionali e locali.

Sarebbe interessante inoltre conoscere il parere del presidente della commissione lavori pubblici, nonché presidente della XVII comunità montana, Nicola Riccardelli, sempre pronto a intervenire in soccorso dell’operato della giunta Forte, molto meno quando si tratta di intervenire perché quanto da noi denunciato venga quanto meno segnalato se non addirittura impedito. Dall’altra parte rimane un mistero che qualsiasi opera pubblica si costruisca a Formia possa trasformarsi in un eterna incompiuta, per le modalità con cui i lavori vengono svolti e i tempi di consegna.

L’elenco delle nostre lagnanze è lungo, ricordiamo per brevità le denunce che più ci stanno a cuore: la scuola elementare “Italo Calvino” di Gianola, dove le infiltrazioni d’acqua, probabilmente piovana, la fanno da padrona e senza che ci risulti siano stati realizzati gli interventi di messa in sicurezza promessi dal sindaco Forte; la pista dell’eliambulanza che si trova in località all’exEnaoli, chiusa in attesa che arriva l’autorizzazione dall’ENPAC; i cantieri di piazza Largo Paone, di cui ci siamo occupati, avendone denunciato più volte la pericolosità, soprattutto per i pedoni che si trovano a passare nei suoi paraggi; il cantiere abbandonato di via Felice Tonetti; il parcheggio “franato” di Maranola, su cui sembra sia calato il silenzio; la messa in sicurezza delle sponde del corso d’acqua “Rio Fresco”. Un capitolo che andrebbe affrontato è quello della sicurezza sul posto di lavoro.

Ci domandiamo? Se è difficile far rispettare la normativa che prevede installazione di un semplice “cartello di cantiere”, sarà ancora più difficile ottenere che nei cantieri siano applicate le normative a tutela della sicurezza sul posto di lavoro degli operai.

circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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