Nucleare: «ma Aldo Forte che c’azzecca?»

Abbiamo appreso dall’assessore alle Politiche Sociali e Famiglia Aldo Forte che secondo uno studio condotto dal dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale, realizzato in collaborazione con l’ARPA lazio e l’Asl di Latina, non è colpa delle centrali nucleari di Borgo Sabotino e del Garigliano se chi abita nei loro pressi ha sviluppato, o svilupperà, una patologia tumorale.

Avranno sicuramente tirato un sospiro di sollievo nel sentire che a tranquillizzarli è stato un assessore che sta al nucleare come i cavoli a merenda, visto che si occupa, e male, di tutt’altro, pagando forse lo scotto di essere lì perché figlio di. Alla faccia del merito, termine mai come in questo caso fuori luogo.

Il suo è evidentemente un maldestro tentativo di guadagnare il palcoscenico per cercare di darsi una qualche visibilità; peccato che lo faccia utilizzando un argomento molto delicato e che per la sua gravità raccoglie l’attenzione di una larga fetta di popolazione, che poi lo provi a fare nella città in cui è sindaco suo padre Michele, è solo la conferma di quanto asseriamo.

Avrebbe dovuto farlo nel comune di Castelforte, che è tra quelli pontini, insieme a Santi Cosma e Damiano, il più vicino alla centrale ed invece ecco lì nella città natale, pronto a raccontare una storiella, che a tutti piacerebbe fosse vera, ma che purtroppo non convince.

Il nostro consiglio è di non prendere per oro colato i dati che le hanno messo sotto al naso e che lei probabilmente ha frettolosamente letto, perché se avesse verificato bene chi ha collaborato alla sua stesura avrebbe nutrito più di un dubbio e le sue parole sarebbe stato sicuramente più accorte. Non è nostro interesse polemizzare – in questa occasione – più di tanto con l’ARPA Lazio e l’Asl di Latina, ma vogliamo evidenziare che le due agenzie hanno già commesso un gravissimo errore nella gestione del problema “arsenico”, facendo passare per potabile acqua che invece non lo era, perché contenete concentrazione di arsenico superiore ai livelli consentiti dalle attuali normative. Non vorremo che l’intera vicenda finisca per trasformare nell’ennesimo terribile autogol per chi deve tutelare la nostra salute

Per fugare ogni dubbio a proposito della qualità dello studio è necessario che lo stesso venga reso disponibile in versione integrale, visto che abbiamo già provato a chiederne una copia in formato elettronico dello studio all’ASL di Latina ma ci è stato risposto – con nostra grande sorpresa – che a loro gli è stato inviato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario nella sola forma cartacea e quindi erano impossibilitati a rispondere positivamente alla nostra richiesta. Intanto continua a ronzarci nella testa una domanda:”Aldo Forte ma lei con il nucleare che c’azzecca?”.

Forse si è voluto offrire liberamente come vittima sacrificale per ribadire le posizioni pro-nucleare del suo partito, ricevendone in cambio la promessa di chissà quali futuri incarichi per la sua parte politica. Sarebbe meglio invee che si occupasse di quello per cui lo paghiamo, evitando si sconfinare in campi di cui non ha nessuna conoscenza, ingenerando di conseguenza grande confusione e rischiando come ha fatto altre volte una personalissima “brutta figura”.

circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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