L’eliporto non apre ancora

Era l’agosto del 2010 quando la presidente della regione Lazio Polverini prometteva alla città di Formia l’eliporto, così da poter eliminare l’annoso problema del luogo dover far atterrare l’elicottero dell’elisoccorso. La zona individuata era quella dell’ex Enaoli. I tempi di consegna sarebbero stati molto brevi, addirittura parlava di operatività piena per il mese di settembre del 2010.

Il tutto sarebbe costato alla collettività circa 70mila euro. A confermare la rapidità nella realizzazione dell’opera interveniva successivamente il presidente della commissione lavori pubblici del comune di Formia Nicola Riccardelli, che rassicurava la cittadinanza, promettendo che sarebbe stata consegnata nel mese di Ottobre del 2010.

Lo stesso evidenziava come la realizzazione dell’eliporto avrebbe garantito un servizio H 24, grazie alla dotazione di un adeguato impianto di illuminazione per l’atterraggio ed il decollo dell’eliambulanze nelle ore notturne ed infine sarebbe stato dotato un attrezzato impianto antincendio. Il suo intervento diventava poi l’occasione per esaltare la capacità decisionale della giunta Forte ed il suo impegno nel consegnare alla città un’opera di indubbio valore, tanto da aver superato anche l’ostruzionismo dell’opposizione, accusata di lavorare contro l’interesse della nostra città.

Ad oggi possiamo dire che purtroppo l’opposizione aveva visto giusto, infatti a distanza di oltre quattro mesi, la consegna definitiva dell’eliporto sembra sempre più incerta ed infatti recandoci sul posto abbiamo notato che nonostante la struttura apparentemente sembra completa, non è stato dato corso alla sua attivazione, tanto che la pista risulta essere ancora chiusa e che per questo nessun elicottero dell’elisoccorso vi sia potuto atterrare.

Possibile che ci siano stati errori di progettazione? Forse sono state rilevate difformità nella realizzazione dei lavori con progetto? Resta chiuso perché non si può né atterrare né decollare visto che nelle vicinanze vi è la ferrovia? oppure che i finanziamenti regionali promessi sono risultati alla fine insufficienti?

Secondo la giornalista della trasmissione “PRESA DIRETTA” condotta da Claudio Iacona, la pista non ha ancora ricevuto il parere positivo da parte dell’ENAC, l’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile che ha per legge questa responsabilità. Dov’è la verità?

La stessa giornalista nota poi che ci vogliono circa 16 minuti per arrivare dall’ospedale all’exEnaoli, francamente troppi per non temere per la vita del malato. Non avendo avuto in merito nessun pronunciamento da pare dell’amministrazione comunale siamo noi a chiedere di conoscere quali sono le reali motivazioni che impedisco che l’eliporto – così tanto atteso – venga aperto.

E che soprattutto ci tranquillizzi sul fatto che non ci troviamo davanti all’ennesimo spreco della pubblica amministrazione, cosa molto grave in un periodo in cui, in nome della crisi finanziaria in atto, si decide di tagliare sui servizi destinati ai cittadini.

Lo stesso destino speriamo non capiti ai 4milioni di euro (fonti giornalistiche) stanziati per la realizzazione del nodo di scambio e collegamento ss7 bis – via Solaro – stazione di Formia, che un pool di aziende si appresta ad iniziare e chissà quando a terminare. Sarebbe veramente troppo ma non ci stupiremmo visto che il centrodestra ci ha ormai abituato a promettere molto ed a mantenere poco.

circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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