Albo pretorio e la trasparenza a metà

Apprendiamo con immenso piacere da un comunicato a firma del segretario generale avv. Pasquale Russo che anche il comune di Formia si è dotato dell’albo pretorio online, strumento informatico, previsto dall’attuale normativa, che permette ai cittadini con un semplice click del mouse di conoscere gli atti e i provvedimenti che vengono di volta in volta adottati dall’amministrazione comunale.

Ancora una volta si ha però l’impressione di un lavoro svolto a metà, visto che non è stata ancora prevista la possibilità di accedere alla lettura delle singole determine dirigenziali, «pezzi di carta» con i quali i dirigenti degli uffici comunali trasformano in soldi le indicazioni ricevute dalla giunta e dal consiglio comunale, specificando il destinatario, l’importo e le motivazioni.

Per ora, invece, ci si limita alla semplice pubblicazione del loro elenco, con l’invito a recarsi presso gli uffici competenti o presso la segreteria comunale per poter consultarne il contenuto, quindi nulla di nuovo all’orizzonte. Un’occasione persa per poter dimostrare di essere all’opera per garantire la massima trasparenza nel governo della città, cosa non molto difficile che viene invece ben fatto da un altro ente pubblico: la provincia di Latina, a cui riconosciamo il merito di aver fatto salva almeno la forma, mentre permangono numerosi dubbi sul come vengano spesi i nostri soldi.

Prendiamo ad esempio le ultime due determine dirigenziali che riguardano proprio la città di Formia: nella determina con protocollo n. DD 131/2011, il dirigente delle politiche sociali, chissà perché proprio questo settore, dopo una lunghissima premessa, determina la spesa di 30mila euro a favore della parrocchia di S. Giovanni, per il completamento dei lavori di consolidamento statico e restauro della stessa, così come richiesto con nota acquisita al protocollo n.96356 del 21 ottobre 2010. Siamo impressionati dalla velocità, poco meno di tre mesi, con cui si è provveduto a stanziare i fondi per la parrocchia di S. Giovanni, quando sono noti i tempi lunghissimi della nostra burocrazia.

Nella determina con protocollo DD 183/2011 invece il dirigente del settore “attuazione del programma” determina lo stanziamento di 105mila euro per i lavori di completamento della tensostruttura e sistemazione dell’area verde di pertinenza dell’impianto polivalente sito in località San Pietro, noto ai cittadini di Formia come “Palamendola”, lavori che sono stati aggiudicati alla società G.R.T. Group Costruzioni srl , con sede in via degli Ausoni, 7 (Fondi). Una struttura – ricordiamo – cofinanziata dalla provincia di Latina e dall’Unione Europea, tramite il DOCUP, uno strumento che permette di attuare le politiche europee di aiuto nelle zone svantaggiate, e realizzata su di un terreno di proprietà del comune di Formia, sulla cui assegnazione ha più volte polemizzato la precedente amministrazione, tanto da lasciare in molti cittadini l’impressione che fosse stata affidata in maniera poco trasparente.

Per vederci più chiaro abbiamo chiesto all’U.R.P. (Ufficio Relazione con il Pubblico) della provincia di Latina, via email, di conoscere ufficialmente il nome dell’affidatario della struttura, sicuri come siamo che il responsabile non verrà meno ai suoi doveri.

Proprio per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio sulla legittimità degli affidamenti, chiedemmo – in tempi non sospetti all’attuale amministrazione comunale, di dare evidenza, pubblicando sul sito del comune di Formia, l’elenco dei beni pubblici, presenti in città, affidati a privati con: il nome dell’associazione, del responsabile, della durata e del canone corrisposto, nonché l’oggetto del contratto.

Questa la vera trasparenza, peccato che siamo ancora in attesa di una risposta, che probabilmente mai verrà.

Il Direttivo
circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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