I beni comunali e la trasparenza

L’assessore La Mura sostiene che l’affidamento della struttura di Via O.Spaventola al collettivo “Bertolt Brecht” è avvenuto con un bando non adeguatamente pubblicizzato, ad un costo irrisorio e che pertanto deve essere revocato.

Noi siamo favorevoli affinché nell’affidamento delle concessioni di beni, di servizi ed incarichi pubblici, prevalga il pluralismo e la democrazia. Come siamo lieti che si sollevi il problema.

Ci mancherebbe! Ma siamo sicuri che la giunta Forte e l’assessore La Mura sono coerenti con quanto ora sostengono? Siamo sicuri che nell’affidamento dell’impianto sportivo adiacente le case popolari di via Cassio, dei campi da tennis nei pressi dell’exENAOLI, della struttura realizzata nei pressi del parco la Fontana (di proprietà della provincia, ma realizzato su un terreno comunale) siano stati rispettati i suddetti principi e non siano stati favoriti sodali di partito?

Queste strutture – realizzate in prossimità di grandi agglomerati urbani – hanno il compito di aumentare la dotazione di spazi attrezzati a servizio di grandi insediamenti urbani, e pertanto destinate alla pubblica – e soprattutto gratuita – fruizione da parte degli abitanti di quei quartieri, sono state di fatto privatizzate e rese accessibili a pagamento. Così facendo si è trasformato il diritto dei cittadini all’uso di tali spazi, che hanno la funzione di favorire (articolo 3 della Costituzione) la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, ed il pieno sviluppo della persona umana, in una merce venduta a prezzo di mercato. Nel silenzio di grande parte delle forze politiche che oggi siedono in consiglio comunale.

Chiediamo alla amministrazione comunale, in particolare all’assessore alla cultura, di dare evidenza, pubblicando sul sito del comune di Formia, l’elenco dei beni di proprietà del comune affidati a privati con: il nome dell’associazione, del responsabile, della durata e del canone corrisposto, nonché l’oggetto del contratto. In particolare ci preme sapere se il prezzo di tali concessioni sia congruo con il prezzo di mercato ed il reddito dell’immobile, oppure se il concessionario sia stato avvantaggiato a danno del comune e soprattutto degli abitanti dei quartieri interessati.

Se l’assessore La Mura crede in quello che dice, allora non avrà problemi a soddisfare la nostra richiesta, che avremo cura di inoltrare anche alla Provincia ed alla Regione. Solo in tal modo sarà possibile se tali affidamenti siano stati oggetto di un monopolio di fatto oppure se è stata garantita la pluralità.

Mentre i nostri amministratori dibattono su cavilli giudiziari, colpe e responsabilità, gli spazi pubblici restano chiusi ai loro proprietari, i cittadini, vittime predestinate della politica persecutoria del sindaco della sua gente. Consegnando la vita sociale e culturale del comune alla completa asfissia. Questa è la modernità al tempo dei Forte.

Gennaro Varriale
Responsabile Lavoro e politiche sociali
Circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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