Lo stato della scuola a Formia ed in Italia

Sta per iniziare la seconda settimana dall’apertura del nuovo anno scolastico, con migliaia di studenti che continueranno a frequentare le classi degli istituti di ogni ordine e grado della nostra città.

Il tutto continua nel più totale disagio, a causa dei numerosi casi di sovraffollamento dovuti a strutture inadeguate e della forte riduzione del personale docente e ATA ( personale Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario).

Neanche quest’anno la provincia e la regione hanno mosso un dito per favorire gli studenti, nulli sono stati i sussidi economici e gli interventi di natura logistico-organizzativa per agevolare l’accesso alle scuole da parte degli studenti. Ancora vediamo studenti stipati come sardine sugli autobus, con tutti i rischi che corrono in termini di sicurezza, nonostante la CO.TRA.L sia un’azienda pubblica e quindi facilmente controllabile, sopprassediamo solo per problemi di spazio sullo stato del parco automezzi, indegno di qualsiasi paese civile.

Senza dimenticare la discutibile gestione da parte del comune degli edifici scolastici, ultimo in ordine di tempo la scuola dell’infanzia di Gianola, dove è stato deciso di mandare sia i bambini dell’ex Gabbiano, molti dei quali di Gianola, e dell’ex Enaoli, molti dei quali provenienti da Penitro, con il risultato di costringere, a causa della mancanza di aule, una classe di Gianola a spostarsi presso l’adiacente istituto elementare.

A qualche genitori più vivace nella protesta è stato risposto che visto che la scuola dell’infanzia non è obbligatoria, era meglio che non protestassero più di tanto, forse un invito a tenerli a casa.

Qualcuno ha parlato di uno sgarbo nei confronti della Valeriano, etichettata come dirigente di sinistra, altri di una cambiale elettorale pagata dal Sindaco Forte per i numerosi voti raccolti a Penitro, e questo nell’assoluto silenzio dei politici che a Gianola hanno il loro serbatoio di voti.

Aggiungiamo a questo che non si riesce a capire se sono stati stanziati i fondi per l’anno in corso che riguardano: il comodato d’uso dei libri di testo a favore degli alunni residenti nel Lazio; assegni di studio a favore degli alunni residenti nel Lazio; il bando per la concessione di contributi per fornitura libri di testo e per spese relative all’istruzione (borse di studio) alle famiglie degli alunni della scuola primaria, secondaria di 1° e 2° grado statale e paritaria; contributi per i trasporti ferroviari, per chi è costretto a spostarsi in altre città per esercitare il suo diritto allo studio. Il sito internet del comune di Formia ha ancora i moduli per l’anno 2009/2010 ed intanto la scuola è inziata.

Ovviamente sarebbe ora che dicesse la sua l’inutile assessore all’istruzione Lamura.

Il caos è aumentato con le nomine del provveditorato agli studi che, secondo le aspettative, hanno registrato tagli di oltre 400 unità solo nella provincia pontina, con momenti di forte tensione tra le file dei tanti precari disperati in attesa di conoscere se gli era stato attribuita una cattedera.

A livello nazionale la situazione è esplosiva, le contestazioni alla “deforma” Gelmini-Tremonti avvengono in tutta Italia e in particolare a Messina dove i precari hanno bloccato lo stretto e circa 70 persone sono state denunciate.

La lotta in corso è frutto di una situazione ormai insostenibile, non è concepibile che in due anni la scuola abbia perso 60.000 docenti e 30.000 impiegati, per non parlare delle pessime proposte didattiche e delle pessime condizioni ambientali a cui gli studenti sono costretti a causa di aule che farebbero vergognare qualsiasi pause civile.

Tagli che hanno colpito anche gli insegnanti di sostegno, nati con lo scopo di garantire il diritto allo studio ed all’integrazione di alunni disabili e con difficoltà di apprendimento, ma che evidentemente non sono considerati più necessari.

Non sono incoraggianti gli interventi previsti per il prossimo anno e che riguarderanno anche i dirigenti scolastici, in quanto da quello che emerge l’ufficio Scolastico Provinciale ha proposto di accorpare l’IPSIA con il Liceo Classico, generando un istituto mostro da oltre mille alunni, con il risultato che da due dirigenti si passerà ad uno solo, con tutte le difficoltà del caso, una riduzione che interesserà anche il personale amministrativo.

Il governo ha evidentemente deciso di demolire l’istruziione pubblica e il pensiero critico dei giovani e di selezionare la formazione su basi reddituali e ideologiche. Il sud va sempre più indietro, mentre al contraio le scuole private e leghiste vanno avanti, tanto che il governo ha stanziato non solo 500 milioni di euro da destinare ai privati ma anche 800mila euro per la scuola “Bovina di Varese” di Manuela Marrone, moglie di Umberto Bossi .

Roberta Trombetti
segretario
circolo ENZO SIMEONE
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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