Boicottare il concerto di Piovani

Alcuni attivisti di Rifondazione Comunista di Formia cercheranno di boicottare il concerto di Nicola Piovani previsto per sabato prossimo a Formia, per protestare contro il licenziamento della lavoratrice dei trasporti scolastici e a sostegno della legalità sui luoghi di lavoro. Non ci si può sciacquare la bocca con la cultura e con eventi culturali di spessore, e poi ignorare le dinamiche sociali e occupazionali che attengono proprio al Dipartimento della Cultura e della Istruzione.

Nel corso del concerto di Nicola Piovani saranno distribuiti volantini nei quali saranno ricordati gli impegni e i doveri della amministrazione comunale di Formia nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che operano per conto dell’Ente e sarà chiesto un preciso impegno amministrativo per il reintegro della lavoratrice licenziata senza giusta causa e senza giustificato motivo.

L’amministrazione comunale di Formia ha l’obbligo di esercitare le prerogative legislative previste per i controlli da operare nelle società che gestiscono i servizi comunali, e chiedere conto di tutte le criticità che dovessero emergere durante lo svolgimento del servizio; e, inoltre. ha l’obbligo di recede i contratti di affidamento dei servizi, quando vi sono gravi e palesi inadempienze contrattuali. La gestione del servizio dei trasporti scolastici deve essere svolta secondo le norme stabilite dal capitolato di appalto, che prevedono, proprio per la tutela dei livelli occupazionali, la continuità del rapporto di lavoro pre-esistente all’appalto stesso. E questa norma è stata emanata proprio per evitare che vi siano particolari discrezionalità da parte del datore di lavoro che penalizzino i lavoratori stessi.

I cittadini di Formia capiranno che l’azione di disturbo che sarà posta in essere durante il concerto di Nicola Piovani, non vuole essere un mero atto di disturbo alla musica e alla cultura in generale, ma proprio una azione dimostrativa per affermare sacrosanti principi di legalità e di solidarietà nei confronti di coloro che quotidianamente lavorano onestamente e con alto senso civico del dovere. Ma soprattutto per affermare che la gestione degli appalti non deve essere un luogo di business dove ci si possa sottrarre alle norme, ai regolamenti e alle leggi, soprattutto quando queste riguardano i diritti inviolabili dei lavoratori.

Gennaro Varriale
responsabile politiche sociali e del lavoro
circolo “Enzo Simeone”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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