Multipiano: «Dove la piazza?»

Un’opera pubblica che sta lì in bella mostra ad evidenza del fallimento della classe politica che governa la nostra città. Già due le inaugurazioni: la prima in pompa magna con foto sorridenti e tante autorità accorse per l’occasione; la seconda anonima, ripetizione della prima, poi perché? per regalare alla città un’opera brutta ed incompiuta, visto che manca di una parte tra le più importanti: la piazza destinata all’uso di tutti e non solo degli automobilisti.

Oggi, aldilà di scomode ed oppressive lamiere che ricordano “le cattedrali nel deserto” ovvero i cantieri aperti e mai chiusi degli anni 80, vediamo un solaio spoglio ed un’anonima distesa di asfalto, inaccessibile ai cittadini, a cui era stato invece del tanto atteso spazio d’incontro e di socializzazione.
Nonostante si assista al solito gioco delle parti dove ciascuno rivendica il proprio merito e la colpa altrui, sulla fine dei lavori è calato un assordante silenzio, si è pensato solo a sostituire il vecchio consiglio di amministrazione, con uno nuovo, ovviamente molto più sensibile agli umori del sindaco Forte.

E’ vero che finalmente il multipiano è stato aperto al pubblico, sebbene un piano sia ancora chiuso, ma non crediamo che dentro dei parcheggi si possa socializzare.

Eppure il presidente del consiglio Erasmo Picano aveva sbandierato ai quattro venti, l’ottenimento di un contributo della regione Lazio, grazie ai buoni uffici di un suo collega di partito.

Ed infatti ci risulta che, con deliberazione n° 758 del 02 ottobre 2009, la regione Lazio nell’approvazione del piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale, abbia previsto un finanziamento di € 810.000,00 per il completamento del parcheggio multipiano delle Poste, con relativo arredo urbano, ma ad oggi né sindaco né assessore competente, hanno chiarito come procederanno le opere di completamento del multipiano.

Noi vogliamo sapere:
1) se il finanziamento approvato dalla regione Lazio è stato effettivamente erogato, oppure è rimasto in qualche cassetto, per essere poi impiegato per altri scopi;
2) il nome del professionista a cui è stata affidata la progettazione e la direzione dei lavori, così come previsto dall’avviso pubblico del 02 Dicembre 2009;
3) se esiste il progetto definitivo dell’opera e dove sia possibile consultarlo;
4) se è stata risolta la querelle giuridica sorta sulla proprietà del solaio, in quanto non vorremmo doverlo pagare due volte. Ma e soprattutto chiediamo di sapere se e quando la piazza verrà aperta ai cittadini.

Roberta Trombetti
segretario
circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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