La nuova moda estiva: Caccia all’extracomunitario

Come ogni estate è iniziata la caccia all’extracomunitario. La scusa è la vendita illegale di prodotti di varia natura, in genere la mercanzia è composta da oggetti di poco valore. Un reato così grave da giustificare la creazione di una vera e propria task force, composta da vigili comunali e uomini della guardia costiera.

Con la stessa solerzia vorremmo che si creassero task force per controllare i cantieri, dove molto spesso i lavoratori sono costretti a prestare la propria opera in condizioni di assoluta insicurezza, con il risultato che mentre nel resto d’Italia gli incidenti sul lavoro sono in diminuzione, la nostra provincia è in controtendenza: solo nell’edilizia sono stati ben 5.345 gli infortuni segnalati; per controllare le attività commerciale, dove spesso i dipendenti sono costretti a lavorare in nero oppure con orari massacranti, sicuramente maggiori rispetto a quelli previsti dal contratto di lavoro; per controllare la liceità degli investimenti che continuano ad arrivare nella nostra città, possibile ci domandiamo come sia possibile che nonostante la grave crisi che sta vivendo l’economia italiana, a Formia si continuino ad aprire attività commerciali con una frequenza “sospetta”; per combattere l’abitudine di tantissimi proprietari di immobili di affittare le loro seconde, terze case senza dichiarare la cosa alle autorità competenti, usanza che sembra interessare poco i nostri difensori della legalità a giorni alterni; per verificare che i proprietari degli stabilimenti balneari siano rispettosi delle concessioni rilasciate e non abbiamo preso invece possesso illegalmente anche di porzioni di spiaggia pubblica, in realtà ormai veramente poca; per controllare i tanti abusi edilizi, che vengono continuamente perpetrati a danno del territorio, vedi il caso dello stabilimento balneare costruito abusivamente su suolo demaniale della spiaggia denominata “La Regina” oppure dell’ormai nota abuso edilizio in località Penitro, costruito dopo aver sbancato una parte della montagna.

Ci domandiamo se è normale che si debba intervenire sempre dopo che il reato sia stato commesso e mai prima, con l’atroce sospetto che si voglia dare comunque l’opportunità agli abusivi di potere poi condonare l’opera, visto il proliferare di condoni edilizi, usati dallo Stato per fare cassa.

All’assessore al turismo Pecorino, che ha addirittura voluto scomodare parole come “avventurieri di ogni genere” per etichettare gli extracomunitari, consigliamo di aggiornare il suo vocabolario, invitandolo caldamente, visto anche le temperature, ad andare a verificare sul campo che le persone di cui parla non sono dei mostri, ma uomini e donne che sono costretti ad affidarsi all’arte dell’arrangiarsi, per sopravvivere, visto che la loro condizione di irregolari, dovuta alla vergognosa legge Bossi-Fini, non permette loro altro.

Quindi non solo un tantino di tolleranza non guasterebbe ma sarebbe il caso di adoperarsi per creare luoghi di accoglienza dove dare la possibilità ai venditori abusivi di potere sopportare meglio la fatica a cui sono costretti.

Roberta Trombetti
segretario
circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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