La nostra città e l’assenza di politiche abitative degne di questo nome

Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 321 del 08.05.2009, pubblicata sul B.U.R. del Lazio n. 19 del 21.05.2009, sono stati approvati i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse per la concessione di contributi integrativi ai conduttori meno abbienti per il pagamento dei canoni di locazione.
Per l’annualità 2011 il contributo erogato dalla Regione Lazio per il comune di Formia è stato pari a 14.973 euro a fronte di una richiesta di ben 1.190.237 euro (meno del 1% dell’importo richiesto).
Nel bando approvato – con delibera di G.M. n. 117 del 15.05.2012 – è indicato inoltre che:”Qualora il contributo assegnato dalla Regione Lazio sia inferiore al totale del contributo spettante indicato nella graduatoria definitiva, il comune si avvale della facoltà di erogare ai soggetti beneficiari percentuali inferiori al 100% del contributo spettante. Il contributo comunale non sarà comunque erogato ai beneficiari per un importo inferiore € 100 euro”.
Lo ribadisce l’amministrazione comunale con la delibera di giunta comunale N. 234 del 27.07.2016, nella quale è chiaramente scritto che “considerato che tale contributo non può essere pertanto erogato a tutti i beneficiari ineriti in graduatoria utile l’amministrazione comunale ha ritenuto per questo, nei limiti delle proprie competenze, procedere alla ripartizione del fondo solo agli aventi diritto con ISEE pari a 0 euro”, si propone di liquidare quei soggetti con ISEE pari a 0 euro il cui contributo sarà superiore ad € 100,00 e di ripartire il residuo del fondo (derivante dalla quota spettante ai beneficiari con
ISEE pari a 0 euro il cui contributo sia inferiore a 100 euro) in modo proporzionale ai
restanti soggetti già beneficiari del contributo (PS non abbiamo capito bene cosa significhi).
Ebbene oltre ad essere osceno il fatto che le annualità 2011 vengano liquidate cinque anni dopo, incuranti dell’urgenza con la quale il contributo serve a chi lo richiede, essendo in genere persone con un reddito basso, riteniamo per gli stessi motivi assurdo che a fronte di una richiesta di ben 1.190.237 euro (meno del 1% dell’importo richiesto) la regione Lazio, guidata dal democratico Zingaretti, stanzi la miseria di appena 14.973 euro per la nostra città.
Facciamo notare che – senza considerare la platea degli esclusi – sono poco più di 8 euro al mese. Un vero e proprio insulto a quanti hanno il problema di non riuscire a pagare l’affitto, con il rischio di finire in mezzo ad una strada.
Molti nuclei familiari sono infatti alle prese con l’intimazione di sfratto o con sfratto esecutivo per morosità pregresse, causate dall’impossibilità di pagare l’affitto in quanto alle prese con difficoltà economiche, aggravate da una crisi che miete milioni di vittime.
Un fenomeno che non riguarda più solo i disoccupati ma anche chi pur lavorando (e sono tanti) percepisce un reddito inferiore alla soglia di povertà, i cosiddetti “working poor”.
Per noi però non è una novità, ma solo la conferma dell’assenza di politiche abitative degno di questo nome.
Realizzare nuovi alloggi di edilizia popolare – per soddisfare la fame abitativa degli strati sociali meno abbienti – dovrebbe essere una delle priorità di chi ci governa ed invece niente.
Evidentemente in regione hanno altro a cui pensare, tant’è che l’emergenza abitativa – come tutte le altre emergenze sociali – è l’ultimo dei loro problemi.
Abbiamo più volte denunciato – inascoltati purtroppo – la necessità di realizzare nuovi alloggi di edilizia pubblica, ma ci pare di capire che non ci sono i soldi,così come è evidente la necessità di eliminare gli abusi di quanti in quelle case non devono esserci, perché non hanno i requisiti, ovviamente salvaguardando i casi di occupazione per necessità.
Da verificare invece se l’intenzione dell’amministrazione di Formia – datata Febbraio 2016 – di prendere in affitto dieci appartamenti da privati – per un periodo di 4 anni da destinare ai nuclei familiari sfrattati o comunque in situazione di grave disagio abitativo – è andata in porto o meno.
Altresì utile sarebbe la requisizione degli alloggi privati e pubblici sfitti, come ha ben fatto il sindaco di Livorno.
Però i nostri amministratori (regionali e comunali) trovano sempre i soldi da elargire alle parrocchie della nostra città, ma di questo scriveremo in un prossimo comunicato stampa, così come scriveremo delle rette per gli asili pubblici, con criteri di assegnazione discutibili.
E’ ormai chiara la responsabilità del PD nella crisi economica e sociale che attanaglia il paese da anni e di certo non saranno le mance di pochi euro che elargisce a farcele dimenticare.

circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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