Il Comune di Formia e la mancata trasparenza

Nel 2010 si parla tanto di “democrazia digitale” e di trasparenza degli atti amministrativi ma purtroppo il Comune di Formia risulta ancora fermo all’anno zero in questo processo di informatizzazione della pubblica amministrazione (E-Goverment), tanto che diventa quasi impossibile per un cittadino conoscere, ad esempio, il contenuto delle delibere fino ad oggi approvate, se non utilizzando i tradizionali canali, che ruotano intorno alla delibera di Consiglio Comunale del 27 novembre. 1996 n. 132, a sua volta figlia della Legge 241/90 – Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), che tuttavia non garantiscono la necessaria celerità.

Con la Legge 18 giugno 2009,n° 69, nota anche come “decreto Brunetta”, dal 1° gennaio 2010 i comuni italiani avrebbero dovuto iniziare a pubblicare su internet tutta la documentazione inerente l’attività amministrativa, poi nell’Italia delle 1000 proroghe, il governo Berlusconi ha concesso ai comuni italiani ancora 6 mesi per adeguarsi. Altre proroghe da allora? Qualcuno lo faccia sapere ai cittadini.

Nonostante manchino le norme modalità attuative, molti Comuni si sono già attivati per dare la possibilità ai propri cittadini di poter leggere comodamente da casa, visitando il proprio sito internet, tutti gli atti prodotti dall’amministrazione: deliberazioni, ordinanze, determinazioni, avvisi, manifesti, gare, concorsi e altri atti del Comune.

L’introduzione dei servizi web di informazione e comunicazione, on line, hanno lo scopo di rispondere in maniera efficace alle nuove esigenze di efficienza e trasparenza in coerenza con quanto richiesto dalle emergenti tendenze dei Governi che si sono alternati in questi anni, ma evidentemente tali esigenze non sono molto sentite dagli amministratori della nostra città.

Se è vero che ormai nelle case è diffusissimo l’uso del computer e della rete web, è anche vero che alcune fasce di popolazione non hanno questi mezzi. Dunque, per non escludere nessuno, il Comune dovrebbe anche predisporre, all’interno del palazzo comunale, una sala dotandola di un numero sufficiente di computer, affinchè tutti possano comodamente navigare sul sito del Comune e consultare gli atti amministrativi, anche in mancanza di un computer personale.

Nel passaggio dall’attuale gestione a quella telematica sarebbe utile inoltre creare un un gruppo di lavoro che si occupi di migliorare la fruibilità degli atti prodotti, rendendoli più uniformi e semplici da leggere anche a cittadini non in possesso di una cultura amministrativa approfondita, puntando moltissimo ad assicurare ai cittadini il diritto all’informazione, il diritto all’accesso ai servizi, il diritto alla tutela. Senza l’esercizio di tali diritti, in modo uniforme e non discrezionale, il cittadino diventa schiavo della burocrazia.

Ricordiamo inoltre che a mancata trasparenza sull’operato della giunta municipale non fa che alimentare dubbi e perplessità sull’effettivo funzionamento della macchina comunale, visto che chiudere le porte alla trasparenza è tipico di coloro che hanno molto da nascondere e che vogliono tenere lontano da occhi indiscreti il proprio operato.

Roberta Trombetti
segretario
circolo “ENZO SIMEONE”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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