Lavori pubblici:«Le colpevoli disattenzioni della giunta Forte»

In attesa di conoscere gli esiti che avranno gli interventi previsti dall’Amministrazione comunale per le scuole di Gianola e di Penitro, non possiamo fare a meno di denunciare le condizioni del cantiere di piazza Tommaso Testa, di fronte al ben più noto e triste Largo Paone.

In pieno centro – nell’indifferenza totale dei vigili urbani che lì vi stazionano – sono in corso dei lavori privi della «cartello di cantiere», sul quale – ricordiamo ai soliti distratti – devono essere riportati, così come previsto dal Regolamento edilizio comunale, le seguenti informazioni: i nominativi del committente, del costruttore, del direttore dei lavori; nonché i nominativi del coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori, come prescritto dall’articolo 90 del Testo Unico in materia di sicurezza e salute dei lavoratori. Aggiungiamo inoltre che è mancante della segnaletica -come prescritto dall’articolo 15 e 163 del Testo Unico in materia di sicurezza e salute dei lavoratori – necessaria ad avvisare che nelle prossimità ci possono essere situazioni di pericolo, cosa molto probabile vista la presenza di lavori in corso che possono mettere a rischio l’incolumità di chi staziona all’interno e all’esterno dello stesso.

L’art. 27, comma 4 del Testo Unico in materia di attività urbanistica ed edilizia, prevede che quando nei luoghi dove vengono realizzate le opere non sia installato il cartello di cantiere, gli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria devono darne immediata comunicazione all’autorità giudiziaria, al presidente della giunta regionale ed al comune, che si deve attivare per verificare la regolarità delle opere, per poi disporre gli atti conseguenti, perché le irregolarità accertate cessino.

Ma ben più grave sono le condizioni della recinzione adottata, di tipo flessibile, in prossimità del marciapiede pedonale, che, nelle ore di punta, può costituire un insidia per i passanti che si trovano a dover percorre quel tratto di strada, tant’è che basta poco per cadere nel mezzo del cantiere tra i sassi della pavimentazione divelta. Dobbiamo attendere che tutto ciò si verifichi?

Ancora una volta i nostri amministratori del “fare…”, tanto solerti nell’annunciare finanziamenti ed opere, nel rassicurare circa gestione e controllo, nell’erigersi a paladini della legalità dichiarando di voler assicurare alla giustizia quanti sbagliano, ci pongono di fronte alla presenza di gravi omissioni che confermano la “colpevole” superficialità nella gestione della cosa pubblica, così come denunciamo da tempo.

Un pessimo segnale da parte di chi è deputato a farsi carico del rispetto della legalità, ma che evidentemente preferisce voltarsi dall’altra parte. Ma non possiamo non chiederci: cosa si ci deve attendere
da queste persone, se dopo il crollo del parcheggio di Campovodice, dopo i problemi verificatisi nelle nostre scuole, ancora perseverano nel condurre i lavori in tal modo?

Chi vivrà vedrà, noi – poco ma sicuro – saremo lì, pronti a denunciare quanto avviene in una città ormai allo sbando.

Roberta Trombetti
segretario del circolo “Enzo Simeone”
partito della Rifondazione Comunista
Formia

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