Tesseramento 2018: Per dare efficacia alla lotta contro le tante destre che popolano il panorama politico italiano

Continua la campagna di tesseramento al Partito della Rifondazione Comunista per l’anno 2018. Passata la campagna elettorale ed i deludenti dati nazionali che non hanno consentito a Potere al Popolo di portare in Parlamento la voce e i bisogni degli ultimi, il nostro partito rilancia con decisione sé stesso e lo fa partendo proprio dal tesseramento.

Il quadro politico nel suo insieme resta molto complicato. Lo conferma l’affermazione delle vecchie destre, (Lega, Partito democratico, Forza Italia ed etc) e delle nuove destre (M5S). Nella nostra città quest’anno tra UDC – Lega, Forza Italia – e Partito Democratico ci girano gli occhi. Sembra quasi il gioco dei quattro cantoni! Gli alfieri dell’UDC, rappresentanti di Roma, orgogliosi cacciatori di finanziamenti nella capitale – e per questo schifati dai Crociati Padani al grido di “Roma Ladrona” – sono passati in blocco sotto la spada del Carroccio. Dimenticando anni di insulti di ogni risma. Roba da far rivoltare nella tomba un democristiano doroteo come Michele Forte, che è un anno che è scomparso e già è stato archiviato. Almeno lui una faccia ce la metteva quando si trattava di litigare con gli alleati ma sempre fedele alla sua storia.

Nell’UDC, ormai orfana dei colonnelli, invece troviamo addirittura mister preferenze ed ex candidato sindaco di Forza Italia. Anche Forza Italia, subisce rilevanti mutazioni genetiche, ritrovando vecchie e nuove fiamme, Zangrillo, sempre “borderline”, Zannella e Cupo, in arrivo dal Partito Democratico. Quest’ultimo a nostri occhi ha sempre più le sembianze di una nave alla deriva, prima sedotta e poi abbandonata, tanto che alla fine è costretto a rispolverare la parola “progressista” per darsi un tono. Anche a sinistra abbiamo dovuto notare gli sbandamenti di chi un giorno si è professato alternativo al PD e il giorno dopo è corso a fare una lista di sostegno di un candidato che pur sempre con FI ha governato.

Un quadro politico confuso che conferma la necessità di un’analisi comunista per leggere la realtà, senza cadere nell’inganno di chi vuole illudere con le novità. In tutta questa confusione è necessario tenere la barra dritta e tentare di insinuarsi ancora una volta nelle pieghe di una società dove la lotta di classe esiste eccome! E la fanno i padroni contro il lavoratori; tentando ogni giorno di negare i diritti sociali – scritti nella Costituzione – grazie a provvedimenti legislativi di chiara matrice liberista. A regnare sono la precarietà, la disoccupazione, la mancanza di un futuro certo per le più giovani (ed anche meno giovani…).

Sappiamo di essere controcorrente, ma sappiamo anche che dobbiamo provarci, proponendo una forza comunista combattiva, all’altezza dei tempi, capace di costruire movimento, unità, cambiamento, contro i processi di divisione e omologazione. Questo vuole e deve essere il Partito della Rifondazione Comunista. Per questo c’è bisogno di Rifondazione Comunista, perché anche una piccola forza può diventare quella cattiva coscienza per i borghesi e buona intenzione per altri da cui partire per scuotere la massa, annichilita dalla sparizione di un tessuto comune fatto di solidarietà sociale e civile, di chiari riferimenti culturali e politici. Per una nuova società che combatte l’odio e la paura e ritrovi una classe unita capace di affermare una volta e di più le idee di Giustizia e Libertà che hanno fatto grande l’Italia.

Circolo “ENZO SIMEONE”

partito della Rifondazione Comunista

Formia

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